La loro colpa, il loro delitto, il loro peccato è stato quello di staccare alcuni manifesti abusivi. Tanto è bastato ad un gruppo di persone, presumibilmente composto da neofascisti ed esponenti di CasaPound, per aggredire due donne in via Paladini a Milano.

Le vittime, in quegli istanti, devono essersi sentite come tornate indietro nel tempo, dritte al Ventennio: quando solamente un pensiero diverso da quello del Duce bastava per essere colpevoli.

Ma tant'è: 24 anni una e 43 l'altra, le due donne hanno deciso di staccare alcuni manifesti abusivi che pubblicizzavano un corteo organizzato dai movimenti di estrema destra, che si sarebbe tenuto il giorno dopo, in occasione della morte dei militanti Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi.

Tra i responsabili dell'aggressione, le vittime, che hanno denunciato l'episodio alla polizia di Stato, hanno riconosciuto Angela De Rosa, candidata di CasaPound alla presidenza della Regione Lombardia alle ultime elezioni.

"Pu.., cosa state facendo? Volete fare le partigiane?", avrebbero gridato gli occupanti dell'automobile che, attorno a mezzogiorno, si è affiancata alle due donne.

Secondo la loro ricostruzione, gli occupanti del mezzo erano 4: 3 uomini e una donna, che vedendole staccare i manifesti hanno iniziato a insultarle per poi passare alle vie di fatto.

Le vittime hanno raccontato agli agenti di essere state prese a pugni e a calci. Uno degli aggressori, inoltre, si sarebbe addirittura accanito contro il cagnolino delle signore.

La 24enne e la 43enne sono state portate in ospedale, dove i medici hanno riscontrato per entrambe contusioni alla testa e traumi agli arti.

Quando poi sono andate in Questura, le donne hanno esaminato una serie di fotografie e hanno riconosciuto la candidata presidente in Regione Lombardia di CasaPound.

(Unioneonline/DC)
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