Primo giorno di consultazioni, oggi, per la formazione del nuovo governo.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto stamattina la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, e poco dopo è stato il turno del collega della Camera, Roberto Fico, uscito dopo una decina di minuti senza dire una parola e limitandosi a salutare i cronisti.

La prima, che è rimasta a colloquio meno di un'ora, non ha rilasciato dichiarazioni, ma aveva già anticipato di auspicare che la linea di dialogo mantenuta finora tra le parti politiche continuasse e che uno strappo all'interno del centrodestra è ritenuto "impossibile". Cosa che, invece, si augura Luigi Di Maio (Cinque Stelle), il quale imporrà il veto su Forza Italia: "Non siamo disposti ad alleanze".

Mentre Matteo Salvini (Lega) ha detto che "non accetteremo diktat".

Nelle scorse ore anche il Pd ha fatto sapere: "Non ci presteremo ai giochetti di Di Maio", nelle parole di Maurizio Martina, sottintendendo l'idea del Movimento di dividere il Partito democratico.

Dal Quirinale invece arriva l'anticipazione della linea del presidente Mattarella, che si farà "portavoce delle esigenze dei cittadini".

Al Colle è salito anche il presidente emerito Giorgio Napolitano. Nel pomeriggio Mattarella ha invece ricevuto la delegazione del gruppo "Per le Autonomie (Svp-Patt, Uv)" del Senato, agli esponenti del Gruppo Misto di Palazzo Madama, quelli del Gruppo Misto della Camera, e infine Fratelli d'Italia con i presidenti dei gruppi e la leader Giorgia Meloni.

E Fratelli d'Italia ha chiesto l'incarico per Salvini e puntualizzato che il compito del governo "spetta al centrodestra". Ha inoltre chiesto, depositando una richiesta a Montecitorio, di modificare la legge elettorale intorducendo un premio di maggioranza. "Abbiamo anche chiesto al presidente della Camera Roberto Fico di mettere questo provvedimento tra quelli da discutere con più urgenza", ha aggiunto la Meloni, puntualizzando che si tratta di "un'iniziativa di Fratelli d'Italia" e auspicando che il provvedimento possa essere condiviso "da tutti".

Domani tocca ai big: Forza Italia, Pd, Lega e Movimento 5 Stelle.

Sembra scontato che un primo giro di consultazioni non sarà sufficiente, quindi la settimana prossima si procederà con il secondo. E Giorgia Meloni, al secondo round, chiedera agli alleati di centrodestra di andare al Colle uniti, con un'unica delegazione.

(Unioneonline/s.s.-L)

GRASSO DOPO L'INCONTRO CON MATTARELLA:

EMMA BONINO:

IL GRUPPO PER LE AUTONOMIE:

DI MAIO E IL CONTRATTO PER IL GOVERNO:

© Riproduzione riservata