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FEDE E RELIGIONI | 01 novembre 2018, 18:00

Domani venerdì 2 novembre Commémoration des défunts

Figli miei, stare così, senza poter compiere il proprio dovere, è inutile; è meglio che muoia! (San Pio Pietrelcina)

Domani venerdì 2 novembre Commémoration des défunts

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Venerdì 2 novembre
Cattedrale - ore 7.00
S. Messa in suffragio dei Vescovi defunti

Cimitero cittadino - ore 15.00
S. Messa per la Commemorazione di tutti i Fedeli defunti

Sabato 3 novembre
Ospedale Parini - ore 16.00
S. Messa

Domenica 4 novembre
Brugherio (MI)
Pellegrinaggio diocesano dei giovani sui passi di Andrea Mandelli

Lunedì 5 novembre
Curia Vescovile - ore 17.00
Riunione della Segreteria del Consiglio pastorale diocesano

Martedì 6 novembre
Vescovado - mattino
Udienze

Quart - ore 20.30
Incontro con i Consigli pastorale e affari economici
della Parrocchie di Brissogne, Quart e Ville-Sur-Nus

Mercoledì 7 novembre
Vescovado - pomeriggio
Udienze

Vescovado - ore 18.00
Incontro con i cresimandi della Parrocchia dell'Immacolata

Giovedì 8 novembre
Roma
Consiglio affari giuridici della C.E.I.

Venerdì 9 novembre
Aosta, Cinéma Théâtre de la Ville - ore 20.45
Partecipazione al 3° incontro di Fede&Scienza
Prof. Domenico Simeone "Non abbiate paura di sognare cose grandi.
Educare il desiderio"

Sabato 10 novembre
Cattedrale - Pont Suaz - ore 6.00
Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié

Chiesa parrocchiale di Aymavilles - ore 18.00
S. Messa per l'ingresso del nuovo Parroco

Domenica 11 novembre
Chiesa parrocchiale di Valpelline - mattino
S. Cresime per le Parrocchie di Valpelline, Ollomont, Oyace e Bionaz

Seminario Maggiore - pomeriggio
Partecipazione al 1° incontro di formazione per catechisti battesimali

 

•Le Messager Valdotain celebra venerdì 2 novembre Commémoration des défunts

La Chiesa onora  Commemorazione di tutti i fedeli defunti

La pietas verso i morti risale agli albori dell’umanità. In epoca cristiana, fin dall’epoca delle catacombe l’arte funeraria nutriva la speranza dei fedeli. A Roma, con toccante semplicità, i cristiani erano soliti rappresentare sulla parete del loculo in cui era deposto un loro congiunto la figura di Lazzaro. Quasi a significare: Come Gesù ha pianto per l’amico Lazzaro e lo ha fatto ritornare in vita, così farà anche per questo suo discepolo! La commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti, invece, prende forma nel IX secolo in ambiente monastico. La speranza cristiana trova fondamento nella Bibbia, nella invincibile bontà e misericordia di Dio. «Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!», esclama Giobbe nel mezzo della sua tormentata vicenda. Non è dunque la dissoluzione nella polvere il destino finale dell’uomo, bensì, attraversata la tenebra della morte, la visione di Dio. Il tema è ripreso con potenza espressiva dall’apostolo Paolo che colloca la morte-resurrezione di Gesù in una successione non disgiungibile. I discepoli sono chiamati alla medesima esperienza, anzi tutta la loro esistenza reca le stigmate del mistero pasquale, è guidata dallo Spirito del Risorto. Per questo i fedeli pregano per i loro cari defunti e confidano nella loro intercessione. Nutrono infine la speranza di raggiungerli in cielo per unirsi gli eletti nella lode della gloria di Dio.Il sole sorge alle ore 7,01 e tramonta alle ore 17,15.

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