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CRONACA | 08 maggio 2019, 15:42

Rischia sei anni di carcere il valdostano di St-Vincent che nega l'Olocausto

Rischia sei anni di carcere il valdostano di St-Vincent che nega l'Olocausto

"Non ho mai fatto del male a nessuno, ho idee politiche ben precise e sono appassionato di storia del Novecento, sia quella insegnata nelle scuole sia quella che offre ipotesi diverse. Non penso sia un crimine".

Così Fabrizio Fournier, 54 anni, dipendente del Casino de la Vallée e residente a Saint-Vincent, spiega le ragioni che lo hanno spinto a coltivare, negli anni,  ricerche storiche anche di tipo 'negazionista' ovvero testi e trattati di chi afferma che l'Olocausto degli ebrei da parte del Terzo Reich, di fatto, non sarebbe mai esistito e comunque non nella portata tramandata alla Storia. Intanto però Fournier rischia fino a sei anni di carcere per aver collocato davanti alla sua villa di St-Vincent dei cancelli con simboli che richiamano il nazismo e la shoah: è infatti indagato per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. L'avviso di conclusione delle indagini è stato inviato dal sostituto procuratore Francesco Pizzato.

Il cancello - su cui erano raffigurati, secondo gli inquirenti, un'aquila nazista e dei triangoli simili a quelli usati sulle divise degli internati - era stato installato nel settembre scorso all'ingresso della casa che dà su una strada pubblica. Simboli di 'esoterismo' secondo la difesa di Fournier. Inoltre l'indagato è accusato di aver pubblicato su Facebook dei video con contenuti negazionisti e di aver inviato messaggi whatsapp contenenti link a filmati sempre di carattere negazionista accompagnati da commenti come "le camere a gas sono delle bufale" oppure "sono stati passate per mostri persone che non lo erano come il grande Adolf Hitler".

Inoltre Fournier, che secondo accertamenti di polizia amava farsi chiamare 'Nazi', secondo la procura ha pubblicato su facebook una sua foto mentre fa il saluto romano di fronte a un collegio che aveva frequentato da ragazzo e in alcuni messaggi con amici e conoscenti si lamentava del fatto di essere nato il 27 gennaio, ovvero nel 'Giorno della Memoria', che per lui sarebbe l'anniversario di fatti mai accaduti.

red. cro.

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