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Esiste ancora Forza Italia o è stata inglobata dalla Lega?

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11 Marzo 2018

Lettera aperta al Presidente Berlusconi

Forza Italia ha sbagliato la compilazione delle liste elettorali sia in Italia
che all’estero.
Infatti, analizzandole, ci si rende conto che è stato fatto un gravissimo
errore di valutazione da parte di chi era stato incaricato dal Presidente
Berlusconi di compilarle nell’interesse del partito.
Partiamo dalla Circoscrizione estero, iniziando con la ripartizione Europa,
dove alla Camera dei Deputati per il centrodestra è stato eletto un
candidato della Lega, mentre al Senato FI è riuscita ad ottenere l’unico
seggio nella suddetta ripartizione. Se facciamo un confronto con la
passata tornata elettorale del 2013, anche allora FI aveva portato a casa
solo 1 seggio, con l’on. Picchi, sempre in Europa. Costui poi, come tanti
altri voltagabbana, è passato alla Lega dove ha ottenuto, in queste
elezioni, l’incarico di coordinare le liste per la Circoscrizione estero per il
suo nuovo partito di appartenenza. E il suo mandato l’ha eseguito nel
migliore dei modi, portando complessivamente a casa, per la prima volta
nella Circoscrizione estero , due parlamentari in quota Lega, anche se
sperava di conquistarne un altro sempre alla Camera. Comunque tra non
molto il Sen. Fantetti, appena eletto con FI, suo vecchio compagno di
avventura da quando militavano entrambi nel partito di Berlusconi, sarà
pronto a voltare le spalle a chi l’ha votato e passare alla Lega. E così FI in
Europa non avrà più nessun rappresentante.
Tutto ciò è un vero peccato e un tradimento agli elettori che avrebbero
potuto conseguire un risultato diverso, ma grazie all’incapacità o alla
complicità del Senatore Malan (ex leghista), che ha gestito in prima
persona tutta la fase delle candidature, ha consegnato su un piatto
d’argento alla Lega la possibilità di avere la meglio sui candidati di FI. Un
ulteriore aspetto negativo è la figura del coordinatore-burattino di FI nel
mondo, il Sen. Pessina, che non ha avuto nessun ruolo nella scelta dei
candidati, è stato praticamente escluso da ogni trattativa. Personalmente,
al suo posto, mi sarei dimesso dall’incarico ricoperto, perché non è stato
proprio preso in considerazione. L’unico risultato positivo, nella
Circoscrizione estero, FI l’ha conseguito nella ripartizione America del
Nord e Centrale, ottenendo due seggi.
Nei collegi italiani è successa la stessa cosa, infatti Ghedini e Tajani, in
particolare, che hanno gestito le candidature metropolitane, su mandato

del Presidente Berlusconi, hanno fatto dei grossolani errori, favorendo i
candidati della Lega nei collegi sicuri dell’Italia settentrionale, prendendosi
in cambio il Sud e le isole. Il tutto si è dimostrato un errore, perché i
seggi sicuri erano al Nord, ma avendoli ceduti alla Lega, FI ha dovuto
catapultare nell’Italia meridionale molti candidati del Nord, escludendo gli
uscenti. Purtroppo, costoro non essendo radicati sul territorio, hanno
favorito il M5S che ha vinto facile in tutte le regioni del Sud e nelle isole
con candidati locali. Ecco il motivo per cui il M5S si è appropriato del
Mezzogiorno d’Italia e dell’Italia insulare, tranne qualche eccezione.
Adesso rimane il rammarico per il centrodestra di non poter governare
l’Italia per pochi voti, ma gli errori si pagano a caro prezzo.
Alla Camera dei deputati, per quanto riguarda la Circoscrizione
estero/Europa, si potrebbe parlare di un ricambio generazionale, ma c’è il
rischio che i nuovi non sappiano da dove incominciare, in quanto tutti alla
prima esperienza e all’oscuro delle problematiche del mondo
dell’emigrazione. Comunque facciamoli lavorare questi volti nuovi,
sempre che ne avranno la possibilità, dato che ora c’è il rebus della
formazione del governo che potrebbe portare anche a nuove elezioni, e
poi li giudicheremo.
A parte quest’ultimo aspetto fondamentale per dare all’Italia un governo,
rimangono gli errori commessi all’interno di FI sia in Italia che all’estero.
La Lega, in poche parole, ha preso il sopravvento decidendo e mettendo
dei veti nelle compilazioni delle liste. Infatti il coordinatore della Svizzera,
Gerardo Petta, e quello del Belgio, Salvatore Albelice, tra l’altro figura
storica di FI all’estero, sono stati esclusi, dopo che era stato loro
comunicato dal Sen. Pessina la presenza in Lista. Questo perché
potevano essere un ostacolo al piano della Lega di far eleggere solo dei
loro candidati in Europa, all’interno della coalizione di centrodestra. Così,
all’ultimo momento, sono stati inseriti in Lista per FI, oltre al Sen.
Fantetti, altri due candidati residenti nel Regno Unito, Matteo Cerri e
Stefania Rulfi, che facevano parte della strategia del coordinatore inglese
di FI, Ezio Fabiani, in complicità con l’on. Picchi dal quale è stato istruito
nei minimi dettagli, condivisa però dal Sen. Pessina e dal Sen. Malan. Di
conseguenza Rulfi e Cerri sono stati solo delle pedine per escludere i
coordinatori di Svizzera e Belgio, ma nello stesso tempo vittime essi stessi
di un piano ben preciso. In effetti Ezio Fabiani, secondo copione, una
volta ottenuta la conferma della candidatura di Cerri e Rulfi non doveva
sostenerli e così è stato se si guardano le poche preferenze ricevute da

entrambi. In realtà il coordinatore del Regno Unito ha aiutato, invece, il
candidato della Lega, Simone Billi e Raffaele Fantetti (FI), con i quali è
legato da una lunga amicizia e collaborazione, insieme all’on. Picchi.
Infine qualcosa di simile è successo anche nella ripartizione Africa, Asia,
Oceania e Antartide dove due candidati di FI, Rocco Papapietro
(coordinatore della suddetta area) e Giuseppe Scidone, dopo essere
venuti di persona a presentare l’accettazione della candidatura a Roma
sono stati poi avvertiti telefonicamente il 29.01 2018, cioè l’ultimo giorno
utile per presentare le Liste, che il partito aveva cambiato idea e
candidato improvvisamente altre persone. Un simile comportamento da
parte di un partito non porta da nessuna parte, è un suicidio politico. E
alla fine, morale della favola, i due seggi sono stati assegnati al PD.
Ma come si fa ad avallare delle scelte del genere, prendendo per i fondelli
delle persone?
O forse c’è ormai un accordo, all’insaputa di Berlusconi, di far confluire FI
nella Lega?
Altrimenti non si comprenderebbe il motivo di escludere dalle Liste di
centrodestra diversi coordinatori di paesi determinanti.
Probabilmente, dobbiamo farcene una ragione e pensare che Forza Italia
e Berlusconi siano giunti ormai al capolinea e tramite l’on. Toti , il
governatore della Liguria molto vicino a Salvini, e il Sen. Malan (ex
leghista) , sia iniziato da tempo il trasloco di FI all’interno della Lega.
Io credo, invece, che FI abbia ancora un ruolo importante nella politica
italiana, europea e internazionale, ma sia necessario un Congresso in cui
i rappresentanti politici del partito sia in Italia che all’estero si riuniscano
per individuare una linea comune per il futuro. È necessario, pertanto,
azzerare tutto e individuare una nuova classe dirigente, perché in queste
elezioni sono stati commessi troppi errori.

Chi vivrà, vedrà.
Maurizio Raviola
Vicepresidente Club Forza Silvio “Svizzera”

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