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Domenica, 28 Aprile 2024
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Il movimento Traguardi: "A Verona fenomeni di razzismo e oscurantismo"

La presidente Silvia Sartori: "Verona sembra essersi dimenticata dei rischi che portano con sé con l'intolleranza e il rifiuto della diversità"

Non è ammissibile che in una città civile si organizzino manifestazioni di protesta contro iniziative didattiche approvate dai dirigenti di due scuole pubbliche, non è tollerabile che la collettività sia messa sotto scacco da organizzazioni politiche che appellandosi al sindaco o facendo la voce grossa con l'università pretendono di imporre il proprio pensiero unico intollerante e oscurantista.

Ad intervenire è Silvia Sartori, presidente dell'associazione veronese Traguardi, movimento civico impegnato nell'organizzazione di appuntamenti per una Verona più vivibile, accogliente e aperta al futuro. Nel suo commento, Silvia Sartori si riferisce allo scontro politico che ruota attorno a diversi eventi organizzati a Verona. Sono state chieste le dimissioni dell'assessore alla cultura Francesca Briani per lo spettacolo definito "gay friendly" andato in scena al teatro Camploy e intitolato "Solo Rh". Fortezza Europa ha manifestato contro un progetto del liceo Montanari in cui si trattava l'argomento della migrazione. Fino al clamoroso rinvio del convengo su richiedenti asilo e omosessualità. Convegno che si sarebbe dovuto tenere in università questa settimana, ma che il rettore ha deciso di "riprogrammare", non si sa però ancora per quando.

È inquietante che a dieci anni dall'omicidio Tommasoli - dichiara Sartori - Verona sembra essersi dimenticata dei rischi che portano con sé con l'intolleranza e il rifiuto della diversità. Si respira un clima di impunità, come se le voci più estremiste presenti in città si sentissero finalmente in condizione di poter tornare a minacciare, a colpi di manifestazioni o di dichiarazioni intrise di fanatismo, tutti coloro che, per fortuna, continuano a lavorare per portare avanti la tradizione di apertura e pluralismo che a Verona, nonostante tutto, è antica e solida.

"Non possiamo sopportare che si cerchi di ripristinare quell'immagine di una Verona intollerante, razzista, oscurantista che tantissimi cittadini e organizzazioni cittadine lottano tutti i giorni per smantellare - ha proseguito Paolo Tacchi Venturi, avvocato e responsabile del coordinamento degli eventi di Traguardi - E ci preoccupa il silenzio delle istituzioni, che dovrebbero far prevalere sull'ideologia il bene della collettività e la difesa del pluralismo, oltre che del buon nome della città, rifiutandosi di sacrificare qualsiasi principio sull’altare dell'interesse politico".

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