ANNO 14 n° 120
Giorgia Meloni per tirare la volata del centrodestra
Sul palco insieme alla leader di FdI il candidato sindaco unitario Arena
07/06/2018 - 21:29

VITERBO – (AmL) La questione infrastrutturale dei collegamenti con Roma e le peculiarità del territorio, tra cui il termalismo, sottoutilizzati. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, sintetizza con poche parole le priorità di cui dovrebbe interessarsi il futuro sindaco della città dei Papi. ''Viterbo è una piccola Roma, potrebbe vivere delle molte peculiarità che possiede. E noi di FdI siamo pronti a combattere, anche dalla Capitale, insieme a Giovanni Arena''.

Si dice ottimista sul risultato amministrativo del 10 giugno, ritiene che sia possibile aggiudicarsi la guida di Palazzo dei Priori sin dal primo turno e confida che gli esponenti locali del partito ''aiutino Arena a ben governare''. E ammonisce: ''La campagna elettorale non termina all'apertura dei seggi ma alla loro chiusura''.

L'arrivo in piazza delle Erbe è preceduto da un enorme tricolore, portato a mano dai 32 candidati consiglieri, fatto sfilare su Corso Italia. E sulla piazza, gremita di gente, la Meloni viene accolta da uno sventolio di bandiere del partito seguito dall'Inno di Mameli.

Sul palco il coordinatore provinciale Giuseppe Talucci Peruzzi carica la folla dichiarando ''noi amiamo Viterbo, noi amiamo questi sanpietrini. L'unica alternativa al centrosinistra siamo noi'', il deputato Mauro Rotelli ''abbiamo scelto piazza delle Erbe perché è il salotto buono del centro città che dobbiamo rivitalizzare. Fratelli d'Italia ha condotto una campagna elettorale con pacatezza puntando su obiettivi precisi, progetti fattibili che già nei primi 10 giorni di governo possono essere adottati''.

Giovanni Arena, candidato sindaco del centrodestra, rivolto alla piazza dichiara ''le cose da fare sono tante. Lavoreremo a luglio e ad agosto all'interno del Comune per rimettere in moto una macchina, quella amministrativa, rimasta senza benzina e a gomme sgonfie''. Sicurezza, strade, immigrazione i punti che evidenzia insieme al reperimento delle risorse necessarie: ''l'unico modo attualmente è rivolgersi ai fondi Ue. Opereremo su due binari: le piccole cose quotidiane ma anche sui grandi progetti''.

Giorgia Meloni, grande capacità oratoria, galvanizza la piazza. Apre il comizio dichiarandosi ''fiera di essere riuscita, tra gli attuali 50 deputati di Fdi, prima erano 8, a rappresentare anche Viterbo'', scherza sul fatto che ci sia toccato Rotelli poi seriamente aggiunge ''qui c'è una delle migliori dirigenze''.

''Non facciamo grandi slogan, puntiamo sul portare le esperienze che sono le visioni del mondo della base''. E cita il sindaco de L'Aquila ''che quando ha verificato che su 50 alloggi di house sociale 40 sarebbero stati assegnati a stranieri ha annullato il bando mentre a Roma la sindaca Raggi ha dichiarato che pagherà i cittadini che accoglieranno in casa i rom. Se sei italiano invece resti sotto un ponte''.

''L'Italia è il campo profughi d'Europa, viene trattata come una colonia. Dobbiamo far entrare solo quelli che possiamo ospitare con dignità, questa è la nostra idea di solidarietà. Vogliamo un Paese, o meglio una Patria, dove tutti rispettino le nostre regole, le nostre tradizioni. Vorrei avessimo l'orgoglio di difendere quelli che siamo, ma dobbiamo crederci noi per primi''.

''Io a Viterbo – dichiara – mi sento a casa mia. Abbiamo la ricetta giusta per questa città”. E ribadendo “la questione infrastrutturale è la prima priorità. Poi occorre tirare fuori l'identità e il valore dei posti. Dobbiamo investire su tutto ciò che i cinesi non potranno mai copiarci. Vorremmo lavorare sull'orgoglio dei nostri campanili, sulla nostra appartenenza''.

''Bisogna prendersi la responsabilità di fare delle scelte, in questo caso se scegliete il centrodestra non sbagliate”. E conclude il suo appello, tra applausi scroscianti, con l'invito a votare “i patrioti perché noi la parola Patria la usiamo ancora''.






Facebook Twitter Rss