di Alessio Campana
FABRICA DI ROMA - ''Come ripartire? È interessante che, magari per le misure di contenimento della pandemia, ci ritroviamo in piazza. Il cristianesimo è partito dalla piazza, perché ha saputo parlare il linguaggio della gente. E perché la gente lo ha percepito vicino. È un segno, chiaramente. E allora è interessante, perché ci fa pensare a una fiamma che riprende vigore, custoditi e avendo un modello così singolare come Matteo''.
A pronunciare queste parole è stato il mons. Romano Rossi, Vescovo della diocesi di Civita Castellana, durante la partecipata messa per i festeggiamenti dei santi Matteo e Giustino a Fabrica di Roma.
Al parco 'Le Vallette' di Fabrica si sono riunite in preghiera alcune centinaia di persone, rigorosamente nel rispetto della normativa anti-Covid.
La statua del Santo è stata portata in spalla, come avviene tradizionalmente, dalla Confraternita dei portatori di San Matteo.
Accanto al Vescovo, presente il parroco di Fabrica don Luigi e il coro della Chiesa fabrichese.
Non c'è stata, come noto, la tradizionale processione.
Hanno partecipato alla cerimonia religiosa tutte le più importanti autorità locali, militari e civili.