Halloween: da dove deriva il "Dolcetto-Scherzetto"?

Dalle usanze celtiche alle strisce dei Peanuts. Da dove arriva la tradizione del "dolcetto o scherzetto"
Halloween da dove deriva il DolcettoScherzetto
Halloween 2017: i costumi delle star
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Halloween è alle porte e con lui anche orde di vampiri, streghe, scheletri e zombie che, suonando al campanello, pronunceranno la fatidica formula “Dolcetto o scherzetto?”. Ma dove arriva questa curiosa tradizione?

L’usanza del trick-or-treating affonda le sue radici direttamente nella tradizione celtica (qui trovate il racconto della storia di Halloween): in occasione del Samhain, nome originario della festività in epoca pagana, infatti si era soliti apparecchiare banchetti per “rabbonire” gli spiriti che si sarebbero aggirati nel corso della notte. Per tenerli distanti, gli uomini si travestivano da mostri, con pelli di animali e maschere, e si aggiravano per il paese per spaventare i fantasmi. Cosa che, per l'appunto, è rimasta fino a noi, come potete vedere nella nostra gallery dedicata ai costumi di Halloween delle star.

Con il passare del tempo, in epoca medievale, la pratica di aggirarsi vestiti da esseri mostruosi si era unita l’esibizione “giullaresca” porta-a-porta in cambio di cibo. Con l’avvento del cristianesimo, la tradizione celtica si unì a quella del culto e della preghiera per i morti e così, nella notte di Halloween, prima gli uomini e le donne (e poi nelle epoche successive i bambini) più indigenti si aggiravano per le case chiedendo cibo in cambio di preghiere per i morti praticando quello che veniva definito come souling.

In alcune zone dell’Irlanda e della Scozia, i bambini mantennero tuttavia l’usanza di vestirsi da “mostri” aggirandosi per le vie della città e promettendo preghiere per i morti, o eseguendo canti o “tricks” (giochi di prestigio o di abilità) prima di ricevere il loro treat (la sorpresa) che poteva solitamente consistere in novi, frutta o denaro. Negli Stati Uniti questa tradizione fu portata dargli immigrati irlandesi, fuggiti dalla grande carestia del 1840. Inizialmente simile al classico trick-or-treat, degenerò presto, a causa dell’esacerbarsi delle condizioni dei ragazzi di strada (che utilizzavano la festa come pretesto per atti di vandalismo) per poi diventare un vero e proprio allarme sociale con l’avvento della grande depressione che portò, alla fine, alla creazione, a livello comunitario, di una sorta di “canonizzazione” del rito del dolcetto-o-scherzetto.

Chi l’avrebbe mai detto che in quella zucca piena di caramelle ci fosse così tanta storia?