Francesca Brezzi

Sabato 16 febbraio 2019 alle ore 16,30 presso la sede del CIRF in Via dei Serpenti 100 int.1, Roma – Emilio Baccarini, Rosa Calcaterra e l’autrice  Francesca Brezzi (professoressa di Filosofia morale presso l’Università Roma Tre e direttore del dipartimento di Filosofia -1999;2006) parleranno su Il gioco tra umano e divino dalla filosofia alla teologia.

L’incontro sarà presieduto da Angela Ales Bello.  Un incontro pensato in occasione della presentazione del libro  Gioco senza regole Homo ludens: filosofia, letteratura e teologia edito da Castelvecchi ( 2018) con la prefazione di Paul Ricouer

Come il lancio dei dadi non ha mai una traiettoria definitiva così il gioco in filosofia manifesta una specifica precarietà, un rischio che non diventa mai necessità. Pensare il gioco diventa la consapevole assunzione di un trauma, di una rottura, di una inversione di tendenza, che contiene in sé pur sempre una grande fragilità. Se il gioco è «nemico dei filosofi», come affermava Umberto Eco, qui si affronta il tema trasversalmente – dalla filosofia all’arte, dalla teologia alla letteratura – in compagnia di quel grande giocatore-prestigiatore di concetti quale fu Borges, che costruì una sorta di contrappunto al gioco filosofico. Varie sono le poesie dello scrittore argentino su questo tema, che ci portano a tracciare la fisionomia dell’«homo ludens» e del «deus ludens». 

“…se l’oggetto della riflessione è quella galassia di significati rappresentata dal giocosostiene Francesca brezzi in una intervista rilasciata alla rivista Noi Donne uno dei fili nascosti, ma non troppo è l’intreccio su questo tema tra poesia e letteratura(sono infatti analizzati Pirandello e Baudelaire, Mallarmé e Freud , soprattutto Borgese le sue poesie sul gioco degli scacchi), scrittori che aprono alla filosofia campi nuovi, soprattutto tessono in maniera fondamentale il rapporto tra letteratura e riflessione, in vista di quel pensiero poetante di cui sono espressione, tra altre, Maria Zambrano, Iris Murdoch, cioè il pensiero femminile.