AVELLINO CELEBRA IL BICENTENARIO DELLA NASCITA DI BAHÁ’U’LLÁH
PRESSO LA CHIESA DEL CARMINE L’INCONTRO CON I FEDELI CHE PROCLAMANO L’UNIONE TRA LE RELIGIONI MONOTEISTE. INTERVISTA AD ANNALISA SODDU.
«200 anni fa nasceva Bahá’u’lláh, straordinario personaggio vissuto in Persia nell’‘800 che, in un ambiente fortemente ostile a ogni cambiamento, portò un messaggio pacifico ma profondamente innovatore, ricco di insegnamenti che, applicati, possono portare l’intera umanità verso traguardi di giustizia, unità e quindi di pace». Così in una nota inviataci dalla comunità di fede bahá’í della provincia di Avellino. «Nata in Iran nel 1863, la Fede si è rapidamente diffusa in tutto il mondo e, con i suoi 8 milioni di fedeli e la sua presenza in almeno 236 Paesi, è divenuta la religione geograficamente più diffusa al mondo dopo il Cristianesimo».
Già da inizio anno, le celebrazioni del bicentenario sono in atto in tutto il mondo, mentre ad Avellino la comunità bahá’í festeggerà con un incontro nel cuore della città, presso la chiesa – sconsacrata – del Carmine, in via Cocchia, nei pressi di piazza del Popolo, il 21 ottobre, a partire dalle 16.30, con un programma di letture e musica. Non mancherà la presentazione delle attività che la comunità bahá’í offre in tutto il mondo, Avellino compresa, «con l’obiettivo» continua la nota «di aiutare l’individuo a sviluppare qualità spirituali e costruire capacità di servizio da offrire alla comunità nella quale vive. Persone di varie età, provenienze, credo e culture, legate da profonda unità spirituale si raduneranno all’ombra dei principi portati da Bahá’u’lláh».
Il 20 ottobre si terrà una celebrazione nazionale presso la Camera dei Deputati organizzata dall’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í d’Italia a cui parteciperanno esponenti del mondo politico, religioso e accademico. Tra letture, interventi autorevoli e approfondimenti video, la comunità bahá’í illustrerà cosa stanno facendo i fedeli in Italia e nel mondo. La celebrazione sarà preceduta da una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati in data 10 ottobre.
Abbiamo posto alcune domande alla dottoressa Annalisa Soddu, psichiatra presso una clinica privata di Avellino, membro della locale comunità di fede bahá’í, per capire meglio di cosa si tratta.
Dottoressa Soddu, vorremmo dare qualche spiegazione ai nostri lettori circa un credo di cui molti non sono a conoscenza. Ci può spiegare quali sono i rapporti della fede alla quale ha aderito con le altre religioni?
La nostra è una religione monoteista e come tale riconosce in Dio l’unica divinità, comune a tutti, mentre per noi i messaggeri che Dio ha mandato, che sono di uguale rango, sono diversi e incarnano la parola di Dio in contesti, società e tempi diversi. Mosè non parlava la stessa lingua di Bahá’u’lláh, ma erano entrambi messaggeri dello stesso Dio. Così non viviamo una condizione conflittuale nei confronti delle altre religioni monoteiste che, al contrario, affermano essere il loro messaggero l’unico inviato. Bahá’u’lláh annuncia l’unità dei fedeli nell’unico Dio.
Ho letto che durante l’incontro del bicentenario saranno recitate delle preghiere. Quali per esempio?
Noi preghiamo che Dio faccia la sua volontà, poi preghiamo anche per la guarigione, convinti che la volontà di Dio sia sempre rivolta al bene del creato.
Cos’è la natura per un fedele bahá’í?
«Dio ha creato la natura per amore», diceva Bahá’u’lláh, nessuno ha diritto di mancarle di rispetto. Ma siccome la natura è cieca, va guidata dall’uomo che ha il dovere di mitigarne gli effetti negativi e di prevenire quando possibile le catastrofi. L’umanità deve progredire utilizzando la natura, ma non deve distruggerla. Per esempio, vede, i nostri templi sono sempre circondati dal verde: recentemente, per la costruzione di un tempio in Cambogia, vittima di un incalzante disboscamento, i fedeli sono stati invitati a portare alberi da piantare intorno al luogo sacro e in breve è sorto il “bosco nativo” e sta rinascendo un ecosistema.
Avete limitazioni nell’alimentazione?
Gli unici divieti riguardano il vino e le droghe, che annebbiamo la mente. Questa deve essere sempre vigile, libera e indipendente, per ricercare la verità in ogni momento.
Questa convinzione ha a che fare anche con la sua professione?
Certamente, nella nostra clinica arrivano ogni giorno ragazzi vittime dell’alcool e delle droghe. Diventano dei mostri e, quando ne escono, il loro cervello è ormai compromesso. Anche come psichiatra sono contraria all’uso di queste sostanze: non sono fatte per gli esseri umani.
Ci sono altre limitazioni alimentari nel vostro credo? Vista l’attenzione nei confronti della natura, consumate la carne?
No, nessuna limitazione: anche la carne può essere tranquillamente consumata, anche se il figlio di Bahá’u’lláh, nei suoi scritti sosteneva che alla fine l’umanità si deciderà a non mangiarne più, quando svilupperà una sensibilità anche nei confronti degli altri animali.
Per chiudere, voglio chiederle se fate proselitismo attivo.
No, non giriamo per le case a convincere nessuno, piuttosto organizziamo incontri informativi o eventi come questo del 21 ad Avellino, cui sono tutti invitati a partecipare per condividere le nostre idee e dire la loro.
La ringrazio per la sua disponibilità.
Programma dell’evento ad Avellino:
Sabato 21 Ottobre ore 16.30, presso chiesa del Carmine, via Cocchia (pressi di piazza del Popolo)
Programma:
Ore 16.30-17.00 Arrivi;
Ore 17.00-17.30 Saluti e presentazione della ricorrenza;
Ore 17.30-18.30 introduzione musicale; letture e preghiere tratte dai testi bahà’ì;
Ore 18.30-19.15 concerto di Anna Cefalo ed Emilio Cozza (Emian duo);
A seguire: buffet e intrattenimento.
Ore 20.30: conclusione.
Ingresso libero.
Si ringrazia il Comune di Avellino per la gentile concessione della sede e del patrocinio.
Info per i lettori: avellino@bahai.it
Sito web: www.bahai.it
Per informazioni sul bicentenario: www.bahaullah.it
Info per la stampa – One Hour Marketing – info@onehourmarketing.it
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