ELIO FRANZINI SPIEGA I RAPPORTI TRA CLASSICO, CRISTIANO E CONTEMPORANEO

UNIVERSITA’ DI TRENTO. DUE CICLI DI INCONTRI, UNO DA DOMANI A TRENTO E L’ALTRO DA VENERDÌ A ROVERETO, CON IL FILOSOFO DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO

Gli incontri promossi congiuntamente dall’Università di Trento (Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive e Dipartimento di Lettere e Filosofia), dal Polo culturale diocesano Vigilianum dell’Arcidiocesi di Trento, dalla Biblioteca civica Tartarotti di Rovereto e dal Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.

A Trento – Il ciclo “Dialoghi, Cristianesimo, trasformazione, contemporaneità”, che si terrà al Polo culturale diocesano Vigilianum (Trento – Via Endrici, 14), inizierà domani, giovedì 12 ottobre alle 17.30 con Elio Franzini che interverrà sul tema “Le origini di un’estetica cristiana”. L’intento del ciclo è quello di affrontare, con l’aiuto di competenze diverse e di uno stile accessibile a tutti, l’intreccio che lega il cristianesimo e la cultura: dalle radici classiche alle provocazioni contemporanee. La cultura europea si è sempre nutrita dello scambio, qualche volta pacifico e qualche volta aggressivo, con le grandi tradizioni religiose e i grandi movimenti dello spirito che la hanno resa quella che è, con la sua ricchezza e la sua curiosità, le sue luci e le sue ombre.

L’incontro che dà l’avvio al ciclo vedrà Elio Franzini – filosofo dell’Università di Milano – affrontare le origini dell’estetica cristiana, le sue radici e le sue contaminazioni. Quali filosofi hanno modellato l’immaginario cristiano? Il pagano Plotino o sant’Agostino? Quali tracce hanno lasciato le Scritture e il dibattito sull’iconoclastia nello sviluppo dell’arte e dell’immagine nel pensiero occidentale? Cercare di vedere l’invisibile è una sfida che l’estetica continua a rinnovare. Ma quali trasformazioni l’arte cristiana può ancora affrontare e quali rendere possibili per gli individui dell’epoca postmoderna? Il tempo dedicato a percorrere queste domande aiuta a nutrire non solo la propria formazione culturale, ma anche la tras-formazione della propria interiorità spirituale.

A Rovereto – L’altro ciclo, nell’ambito del seminario permanente Mario Untersteiner “Antico/Contemporaneo. Visioni, arte, bellezza”, avrà invece sede a Palazzo Fedrigotti (Rovereto – Corso Bettini, 31), a cominciare da venerdì 13 ottobre quando alle 17.30 Elio Franzini porterà il suo contributo su “L’eredità del classico e l’estetica”. Intento di questo ciclo è quello di fare dialogare in modo aperto e senza pregiudizi chi si occupa di studi antichi, di critica d’arte e di filosofia sui rapporti tra l’eredità del mondo classico e cultura contemporanea. L’antico è stato spesso alleato del nuovo, diventando anche, paradossalmente, una bandiera delle avanguardie, cioè dei movimenti che promuovono i cambiamenti, nella loro lotta contro il vecchio, la tradizione e la conservazione.

Nell’incontro che dà l’avvio al ciclo, Elio Franzini spiegherà come l’estetica, una disciplina moderna nata nell’ambito del pensiero settecentesco, abbia dialogato con l’antico sin dalle origini. Solo per caso il termine estetica si legge per la prima volta nel 1735 all’interno di un trattato scritto in latino? E in che modo gli echi del mondo greco e latino si avvertono nella cultura neoclassica e in Goethe? E, ancora, quale immagine dell’antico ci siamo costruiti nell’epoca del web?

Gli incontri di entrambi i cicli sono validi ai fini dell’aggiornamento dei docenti della Provincia autonoma di Trento.

Informazioni e programma dei prossimi appuntamenti dei due cicli sono disponibili al link: http://webmagazine.unitn.it/node/27519/

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