Cronaca

‘Ndrangheta a Lamezia, chiesto il rinvio a giudizio per 32 esponenti del clan Cerra-Torcasio-Gualtieri

procura-generale-catanzaro.jpg

La Dda di Catanzaro ha raggiunto un altro traguardo nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Dioniso”. Quindici le posizioni stralciate

di GABRIELLA PASSARIELLO

Un sodalizio mafioso che avrebbe avuto a Lamezia il completo controllo sullo spaccio di droga, venduta in tre piazze del territorio, quella di Ciampa di cavallo, Trempa e di Capizzaglie, in uno scenario che gli inquirenti non hanno esitato a paragonare a quello di “Gomorra”. Un’organizzazione che si sarebbe servita per il traffico di sostanze stupefacenti delle ‘ndrine della fascia jonica Reggina, garanti dell’approvvigionamento di cocaina ed eroina, mentre la marijuana arrivava dalla Puglia e da canali albanesi e i cui proventi sarebbero serviti per il sostentamento degli affiliati detenuti e delle loro famiglie  I sostituti procuratori della Dda di Catanzaro Elio Romano e Fabiana Rapino hanno chiesto il rinvio a giudizio per 32 indagati capi e affiliati della cosca Cerra- Torcasio- Gualtieri, rei, secondo le ipotesi di accusa, di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con l’aggravante delle finalità mafiose. Non compaiono più rispetto all’avviso di conclusione indagini notificato a 47 persone, 15 nomi. Sono state stralciate le posizioni di Maria Pia Renda, 53 anni; Roberto De Fazio, 41 anni, inteso “lo svizzero”; Sebastiano Strangio, 31 anni; Danilo Torcasio, 32 anni, inteso “u cultellaro”; Luca Torcasio, 34 anni; Silvia Mascaro, 27 anni; Antonio Torcasio, 66 anni; Teresa Estino, 60 anni Francesco Tropea, 30 anni; Ivan Matti Altadonna, 40 anni; Pasquale Gullo, 46 anni; Giuseppe Gullo, 52 anni, alas “Pino” o “Pinuzzo”; Concetto Pasquale Franceschi, 50 anni; Franco Franceschi, 48 anni, alias “lo sfregiato”e Antonio Franceschi, 23 anni.

La Dda chiede il processo. I trentadue indagati rispetto ai quali la Procura distrettuale ha chiesto il rinvio a giudizio sono: Nino Cerra, 69 anni, inteso “Il vecchio” e “Zu Nino”; Pasquale Torcasio, 48 anni; Vincenzo Torcasio, 37 anni; Pasquale Torcasio, 37 anni, inteso “Carrà e Cicciobello”; Antonio Gualtieri, 38 anni; Pasquale Carnovale, 31 anni; Cesare Gualtieri, 48 anni, alias “U bruttu”, “U Pazzu”; Nicola Gualtieri, 25 anni, inteso “Bomboletto”; Cesare Gualtieri, 39 anni; Peppino Festante, 41 anni; Giuseppe Dattilo, 47 anni, alias “Cabrini”; Fiorino Salvatore, 62 anni, alias “U’ Maruzzaru”; Stefano Frangione, 33 anni; Danilo Fiumara, 28 anni; Antonio Grande, 35 anni; Antonio Salatino, 51 anni; Pasquale Salatino, 29 anni; Antonio De Fazio, 41 anni; Aurelio Scalise, 48 anni; Lorenzo Cosentino, 27 anni; Vincenzo Ammendola, 41 anni; Francesco Genchi, 50 anni; Eljon Hoxhaj, 35 anni; Carmela Profeta, 31 anni; Angela Patruno, 24 anni; Maurizio De Fazio, 53 anni; Pasquale Tedesco, 58 anni; Giovanni Pujia, 49 anni; Gaetano Larosa, 43 anni; Angela Gatto, 36 anni; Luciano Torcasio, 49 anni; Antonio Gatto, 32 anni.

Il blitz antimafia. Gli indagati sono stati raggiunti il 31 gennaio scorso, nell’ambito dell’operazione Dioniso, da un’ordinanza di custodia cautelare, (24 dei quali in carcere e 23 ai domiciliari), firmata dal gip Carlo Saverio Ferraro, tra questi esponenti di spicco sia del sodalizio lametino come il capo storico Nino Cerra, di 69 anni e il 48enne Pasquale Torcasio, che del clan Reggino come Sebastiano Strangio. Il blitz, condotto dai carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro in sinergia con la Compagnia di Lamezia Terme rappresenta una costola di due precedenti operazioni “Chimera 1” e “Chimera 2” in un’attività investigativa che si è avvalsa delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, tra i quali Luciano Arzente, Angelo Torcasio, Battista Cosentino, Rosario Cappello, Giuseppe Giampà e di un testimone di giustizia tossicodipendente che ha subito estorsioni da parte della cosca. Ora la parola passa al gup, che nel contradittorio tra accusa e difesa (nel collegio difensivo, compaiono, tra gli altri, i nomi degli avvocati Antonio Larussa, Francesco Gambardella, Lucio Canzoniere, Gianluca Careri, Teresa Bilotta, Salvatore Cerra, Giuseppe Spienelli, Romualdo Truncè) deciderà, una volta fissata l’udienza preliminare, se accogliere la richiesta avanzata dalla Procura distrettuale.

Più informazioni