Cultura & Spettacolo

Sframeli racconta la ‘ndrangheta, il carabiniere-scrittore al servizio della Calabria

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Oggi alle 17 la presentazione del suo libro a palazzo Gagliardi nell’ambito del Festival “Leggere&Scrivere”

Un uomo di azione sul campo da anni ma anche attento studioso, conoscitore di dinamiche criminali che hanno “macchiato” la Calabria. Le ha vissute in prima persona, operando nelle zone calde dell’Aspromonte, negli anni in cui sequestri e violenza rendevano quel magico angolo di terra calabrese inavvicinabile. Oggi è a Vibo, Cosimo Sframeli alla guida della locale Stazione dei carabinieri, in una terra altrettanto difficile, dove operare al servizio della comunità e della giustizia non è semplice. Ma lui è in campo, ogni giorno, pronto all’ascolto e all’azione. Una vita dedicata all’Arma la sua, alla Calabria, a sconfiggere la ‘ndrangheta e che ha voluto ripercorrere nel libro “A ‘ndrangheta. Evoluzione e forme di contrasto”  scritto a quattro mani da Sframeli e dal maresciallo Francesca Parisi (che dal 2002 ha prestato servizio alla Stazione di Roma Parioli, di Cottanella e per vari anni alla Stazione di Reggio Calabria principale e dal 2012 è impegnata in attività di ricerca nel Museo storico dell’Arma dei carabinieri di Roma). Con Cosimo Sframeli, Francesca Parisi è autrice anche del libro “Un carabiniere nella lotta alla ‘ndrangheta”, pubblicato nel 2011. 

Il libro sarà presentato oggi alle 17 a palazzo Gagliardi (sala C) da Sframeli che converserà con il giornalista, direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, nell’ambito del Festival “Leggere&Scrivere” iniziato ieri e che per una settimana ha aperto a Vibo una finestra dove arte, letteratura, musica e gastronomia si incontrano per dare voce alla cultura.

libro sframeliIl libro. Toccherà, quindi, al luogotenente Sframeli oggi parlare di ‘ndrangheta. Un fenomeno criminale visto da dentro e da fuori, attraverso lo sguardo attento, di colui che ne è un profondo conoscitore. Ha vissuto, infatti, la violenza di quella che è una delle mafie più pericolose al mondo, l’ha seguita, combattuta. Un excursus, dunque, sulla nascita e l’evoluzione del fenomeno attraverso testimonianze dirette di quanti hanno inteso opporsi alla violenza criminale e a logiche mafiose che per troppo tempo hanno tenuto sotto scacco una regione che, comunque, ancora oggi è chiamata a ribellarsi. Sequestri di persona, ma anche processi e sentenze, che tracciano il quadro di una criminalità che nel tempo si è evoluta ma che c’è chi come il comandante Sframeli vuole raccontare. Con la penna in mano, ma sempre in divisa. In quella che è la sua scelta di vita.

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