Cronaca

‘Ndrangheta e politica, il Tdl scarcera l’ex assessore di Laureana Lainà

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L’ex amministratore è imputato nel processo “Lex” contro le cosche di Laureana di Borrello che inizierà a Palmi il 15 dicembre prossimo

Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha rimesso in libertà l’ex assessore del Comune di Laureana di Borrello, Vincenzo Lainà.

L’iter Il Tdl si è adeguato, dunque, al dettato della Corte di Cassazione che il 9 ottobre scorso aveva annullato l’ordinanza del Tribunale della Libertà di Reggio Calabria emessa il 24 dicembre 2016. In quella sede Lainà, che era stato arrestato e condotto in carcere il 3 novembre del 2016, nell’ambito dell’operazione “Lex” contro le cosche di Laureana di Borrello, era stato posto agli arresti domiciliari perché si era dimesso da assessore, era incensurato e, dunque, la pericolosità non era attuale.

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Vincenzo Lainà

Difesa contenta a metà Gli arresti domiciliari, ad avviso del giudice, erano necessari per evitare il rischio che lo stesso commettesse ulteriori reati e che potesse inquinare le prove.
Ma la Suprema Corte , in accoglimento delle censure mosse dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Domenico Ceravolo e Giovanni Montalto, evidenziava i vizi di legittimità del provvedimento del Tribunale della Libertà, apparendo in contrasto con la logica sostenere la incensuratezza del politico, la cessazione del ruolo da assessore e, contemporaneamente, la sussistenza del rischio di reiterazione di reati e dell’inquinamento probatorio. Annullava , dunque, il provvedimento, invitando il TdL a risolvere la contraddizione.

Scarcerato Veniva, dunque, fissata nuova udienza innanzi al Tdl. La procura antimafia insisteva sulla sussistenza delle esigenza cautelari e concludeva per il mantenimento degli arresti domiciliari. I penalisti Ceravolo e Montalto chiedevano la rimessione in liberà sostenendo che qualsiasi altro ipotetico reato fosse da ritenere impossibile a causa del cessato ruolo di assessore, mentre la incensuratezza del’indagato avrebbe garantito dal rischio di inquinamento probatorio, tanto più che la prova , oramai, era saldamente acquisita agli atti e che si tratta, adesso, solo di verificarne la fondatezza.

Imputato Il Tdl ha risolto le contraddizioni dell’ordinanza emessa il 24 dicembre 2016, rimettendo in libertà l’ex assessore. Il processo si trova oramai innanzi al Tribunale di Palmi, dove, il 15 dicembre sarà celebrata la prima udienza.

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