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Congressi Pd a Vibo nel caos, nuova grana a Piscopio. Soriano: “Riunione di famiglia”

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Appello del componente del direttivo regionale al segretario Ernesto Magorno per segnalare alcune anomalie negli elenchi degli iscritti

Fuoco di fila sui congressi del Partito democratico. E’ Michele Soriano a rompere nuovamente “le righe” e a mettere in discussione la celebrazione del congresso di circolo della frazione di Piscopio (Vibo Valentia). Il componente della direzione regionale si è rivolto direttamente ad Ernesto Magorno.  “Caro Segretario – ha scritto Soriano – come già ti ho anticipato,  è stato celebrato nella sezione di Piscopio il congresso per il rinnovo delle cariche. Garante nominato dal segretario provinciale un uomo di parte per come dichiarato nel comunicato stampa fatto dopo …..la riunione di famiglia. Durante la fase di tesseramento per contrasti all’interno della sezione la responsabilità della gestione del tesseramento era stata assunta con l’accordo di tutti dal segretario Provinciale Enzo Insardà e ciò confermato dal fatto che in data 13-3-2017 il segretario di federazione chiedeva al segretario del circolo di Vibo centro l’elenco degli iscritti del circolo di Vena e di Piscopio”.

“In pari data –  ha proseguito – il segretario di Vibo Centro spediva con email specificando “come da tua richiesta” gli elenchi di Vena e di Piscopio. Il tesseramento si intendeva pertanto concluso anche perché per la maggior parte si trattava di rinnovo di tesserati di cui alcuni iscritti da oltre trentanni che avevano vissuto tutte le vicissitudini della sinistra.
Al momento della celebrazione del congresso i compagni di Piscopio che non rispondevano ai diktat della componente che fa capo all’on. Censore hanno avuto l’amara sorpresa di vedersi depennati senza nessun preavviso o comunicazione dall’elenco degli iscritti. Espulsi d’autorità senza processo al solo scopo di vincere senza fastidi il congresso di sezione”.

“L’elenco che ti allego insieme all’email spedita a Insarda comprendeva 98 nominativi cinquanta sono stati depennati d’uffico senza giustificazione. E chiaro che questo atteggiamento che non ha nulla a che fare con la democrazia e la trasparenza perpetrato dal segretario di sezione con la complicità del segretario di federazione che rimane l’unico responsabile, non giova al partito ed alla sua immagine di partito aperto popolare e di massa inclusivo e non esclusivo. Più volte come componente della direzione regionale del PD ti ho sollecitato una riunione per la questione Vibo dove una componente minoritaria nei numeri vuole imporre con la forza le proprie idee, cancellando d’autorità alla faccia di ogni statuto cinquanta compagni scomodi in una sezione di un piccolo paese di tremila abitanti. Tutto ciò è reso possibile per aver voi tollerato che fosse celebrato un congresso provinciale fuori dalle regole con la non partecipazione della metà del partito”.

“Purtroppo tutti i miei appelli alla legalità ed al rispetto dei regolamenti è rimasto lettera morta per una sudditanza psicologica della segreteria regionale al deputato del territorio Vibonese che ama chiamare i propri amici “scudieri”. Stavolta però ritengo che non potrai far finta che nulla sia accaduto e credo che sia arrivato il momento di intervenire su Vibo fermo restando che seguirà regolare ricorso nelle sedi competenti, per non sentirmi dire come è tua consuetudine che non hai competenza, ritengo invece che tu dall’alto della tua carica abbia non solo il potere ma anche il dovere di intervenire la dove ti vengono segnalate violazioni delle regole per ridare dignità al partito che tu rappresenti nella Regione Calabria”.

“Per pura curiosità però è giusto che tu sappia che a Piscopio non è stato affatto celebrato il congresso del Pd ma di fatto è stata fatta una riunione della famiglia del segretario eletto (peraltro in larga parte assente) considerato che gli iscritti 48 in tutto sono fatti da madre e padre fratelli e cognati, zii, cugini di primo grado con mogli e fidanzate per cui alla fine circa 40 iscritti sono parenti stretti del segretario e gli altri parenti alla lontana, solo qualche sporadico amico. Ecco a cosa è stata ridotta la sezione di Piscopio con l’espulsione di cinquanta elementi tra cui medici, insegnanti geometri avvocati muratori elettricisti,operai, giovani studenti universitari appartenenti a diversi nuclei familiari non imparentati tra loro. Solo uno di questi aveva richiesto di non rinnovare la tessera dopo circa cinquantanni passati da tesserato dal vecchio PCI al nuovo PD.
Non penso caro segretario che tali atteggiamenti possano appartenerti sono atteggiamenti mutuati da una mentalità che non ci appartiene e che appartiene ad associazioni non allineate alle regole dello Stato che noi lottiamo e condanniamo da sempre.
Pertanto ti invito ad intervenire per ristabilire legalità,trasparenza e rispetto dei regolamenti”.

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