Cronaca

Scioglimento Comuni Calabria, vice presidente Csm: “Non si può sempre delegare la magistratura”

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Legnini: “Nel distretto di Catanzaro non è solo in gioco il destino dei cittadini e di questa terra, ma anche l’efficacia della risposta dello Stato contro la criminalità organizzata” 

“La giustizia costituisce il presidio più forte e solido per la collettività e per le istituzioni di questo territorio difficile ricompreso nel distretto di Catanzaro. Naturalmente all’efficacia del presidio, ai risultati concreti che sono stati conseguiti anche nella lotta alla criminalità organizzata non può conseguire una delega alle istituzioni giudiziarie, alla magistratura”. Chiaro il messaggio del vicepresidente del Csm Giovanni Legnini in riferimento al recente scioglimento dei comuni di Lamezia e di Petronà, chiamando in causa tutte le istituzioni civili e democratiche, imprese comprese, perché ciascuno faccia squadra nella lotta alla criminalità. “Nel distretto di Catanzaro non è solo in gioco il destino dei cittadini e di questa terra, ma anche l’efficacia della risposta dello Stato contro la criminalità organizzata”. In questi mesi abbiamo dimostrato il nostro sostegno per gli uffici giudiziari di questo Distretto con l’ampliamento degli organici e assicurando il ricambio dei vertici giudiziari”.

La convocazione dei delegati del Consiglio superiore della magistratura nella Corte di appello di Catanzaro ha un significato preciso: “Ci troviamo a Catanzaro per esprimere- ha continuato Legnini- innanzitutto gratitudine ai magistrati di questo Ufficio e alle Forze dell’ordine per il lavoro importante, complesso, rischioso che quotidianamente assicurano al servizio della collettività del territorio in nome della giustizia. La nostra presenza vuole essere sostegno, presenza tangibile di quanto abbiamo dimostrato in questi mesi contribuendo ad ampliare gli organici, disponendo provvedimenti di copertura e garantendo il ricambio a tutti gli uffici giudiziari del distretto”. Tante le autorità presenti all’incontro, tra gli altri, gli aggiunti della Procura di Catanzaro Giovanni Bombardieri, Vincenzo Capomolla, il presidente dell’Ordine degli avvocati Giuseppe Iannello, il vice presidente della Camera penale Ermenegildo Massimo Scuteri,l’arcivescovo metropolita di Catanzaro- Squillace Vincenzo Bertolone, i vertici della Guardia di Finanza, della polizia e dei carabinieri. ” La presenza del Csm oggi nel distretto nella Corte di appello di Catanzaro – ha detto il consigliere del Csm Luca Palamara – vuole significare particolare attenzione in questa importante e difficile realtà che si sta indubbiamente distinguendo agli onori delle cronache nazionale per le importanti indagini, per il lavoro di questi magistrati e la polizia giudiziaria. Io mi auguro che questa presenza qui possa ribadire l’impegno del Csm”. E come ha sottolineato Domenico Introcaso, presidente della Corte d’Appello di Catanzaro “non si tratta solo  di una visita di controllo, di verifica o altro è sostanzialmente una visita di scambio”.

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