Cronaca

‘Ndrangheta a Laureana, iniziato il processo ai 31 imputati al Tribunale di Palmi

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Tutti gli imputati sono accusati, a vario titolo, di fare parte delle cosche  “Ferrentino-Chindamo” e “Lamari”

Ha preso il via ieri mattina il processo “Lex”, procedimento contro le cosche di Laureana di Borrello. Alla sbarra i 31 imputati che hanno scelto di essere processati con il rito ordinario e che affronteranno il dibattimento davanti al collegio del Tribunale di Palmi.  

L’accusa Tutti gli imputati sono accusati, a vario titolo, di fare parte delle cosche egemoni a Laureana di Borrello, i “Ferrentino-Chindamo” e “Lamari”. Tanti i reati contestati dell’antimafia. Si va dall’associazione mafiosa, concorso esterno, porto e detenzione di armi da guerra e comuni da sparo, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, danneggiamenti, lesioni personali gravi, frode sportiva, intestazione fittizia di beni, incendio, tutti aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa. Tra i processati a a Palmi ci sono l’ex assessore al comune di Laureana, accusato di essere il collegamento tra la politica e i clan, e l’avvocato Domenico “Nico” Chindamo.

Operatività L’inchiesta, per la Dda, avrebbe fatto emergere l’operatività delle due cosche laureanesi, spesso in contrasto tra di loro. Contrasti che, come si apprenderà anche dal pentimento di Giuseppe Dimasi, avevano portato a un passo da una nuova guerra di ‘ndrangheta nel piccolo centro della Piana di Gioia Tauro, dopo la mattanza degli anni ’90. Fatti che sono statu accertati nel processo “Piano verde”. Il blitz contro i due clan scattò il 3 novembre dello scorso anno.