Cronaca

‘Ndrangheta, il potere della famiglia Cracolici su Maierato: si studiano le intercettazioni

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Il prossimo 7 marzo nel processo che si sta tenendo al Tribunale di Vibo verrà ascoltato anche il collaboratore di giustizia Andrea Mantella

Danneggiamenti, usura ed estorsione nei confronto di un imprenditore, Nunzio Buttafuoco (avv. Giovanna Fronte), costituitosi parte civile. Di queste accuse devono rispondere alcuni presunti affiliati alle famiglie Cracolici di Maierato e Lo Bianco di Vibo Valentia. Sotto processo sono finiti Paolo Vincenzo D’Elia (deceduto, difeso dall’avv. Michele Gullo), Guglielmo Ciurleo (avv. Santo Cortese), Vincenzo Teti (avv. Tiziana Barillaro), Francesco Cracolici (avv. Domenico Rocco Ceravolo).

Di recente sono stati depositati, su input del pm Annamaria Frustaci, della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, i brogliacci delle trascrizioni relative alle intercettazioni ambientali dalle quali emerge la caratura criminale dell’ex capobastone di Maierato assassinato, soprannominato Lele Palermo (Alfredo Cracolici). Intercettazioni rispetto alle quali verrà ascoltato pure il collaboratore di giustizia Andrea Mantella, coinvolo nell’omicidio Cracolici, che deporrà il prossimo 7 marzo nell’aula bunker al cospetto del Collegio giudicante del Tribunale di Vibo, presieduto da Lucia Monaco.

Questa mattina è stato conferito l’incarico ad un perito fonico, tale Francesco Baldo, allo scopo di capire il contenuto di tale attività investigativa ambientale e quello delle intercettazioni intercorse tra le due persone a bordo della vettura.  L’idea della pubblica accusa è che la famiglia Cracolici continui ad operare sul territorio di Maierato. 

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