Deve scontare una condanna a sette anni, boss della ‘ndrangheta estradato a Reggio

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Emanuele Cosentino è stato arrestato oggi dopo il suoi rientro in Italia, presso l’aeroporto di Fiumicino

E’ stato catturato in Germania lo scorso 2 marzo ed estradato in Italia nella giornata odierna Emanuele Cosentino, latitante dall’ottobre 2013. Considerato un elemento di spicco della cosca Gallico, dal 2011, dopo i provvedimenti cautelari emessi nei confronti del ‘reggente’ Domenico Nasso, Cosentino si sarebbe sostituito a quest’ultimo nella gestione delle attività estorsive, secondo gli inquirenti ricevendo direttamente in carcere le ‘disposizioni’ da parte del “boss”.

Il ricercato era inserito nella lista dei latitanti pericolosi. Sul di lui pendeva già un mandato di arresto europeo, emesso dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nel giugno del 2017, da quando cioè si era sottratto ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura Distrettuale, per associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nel tempo, gli sviluppi processuali hanno condotto ad una condanna, confermata in Appello, a oltre 7 anni di reclusione.

Cosentino è stato arrestato oggi dopo il suoi rientro in Italia, presso l’aeroporto di Fiumicino. Un esito positivo dell’operazione che è stato favorito dalla sinergia avviata con la polizia tedesca del Saarlander ed il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip), che ha consentito di capitalizzare le acquisizioni investigative dei Carabinieri di Reggio Calabria, sotto la costante direzione della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo.