Cronaca

“Costa Pulita”, gli affari delle cosche sul litorale: raffica di condanne in abbreviato. Inflitti oltre 200 anni di carcere (NOMI)

Condannato a due anni anche l'ex presidente della Provincia di Vibo Valentia nonchè sindaco di Briatico Andrea Niglia

Operazione-Costa-Pulita

Il giudice per l’Udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro Pietro Carè, al termine del processo con rito abbreviato, scaturito dall’operazione Costa Pulita, ha pronunciato oggi la sentenza a carico degli imputati che hanno scelto il rito speciale, che in caso di condanna comporta il beneficio della riduzione della pena di un terzo. A due anni di reclusione è stato condannato l’ex presidente della Provincia di Vibo Valentia Andrea Niglia, dichiarato decaduto a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Briatico. Mano pesante del giudice nei confronti di Antonino Accorinti, Nazzareno Colace, che dovranno scontare 14 anni e otto mesi di reclusione, Antonio Accorinti, condannato a dodici anni, Cosmo Mancuso a dieci anni ed otto mesi, Carmine Il Grande a dieci anni di reclusione, Ferdinando Il Grande ad otto anni di reclusione. Il Giudice ha comunque assolto, per alcuni capi di imputazione, AntoninoAccorinti, Antonio Accorinti, Il Grande Ferdinando, La Rosa Gerardo, Melluso Leonardo Francesco; Davide Surace e Federico Surace sono stati assolti dal reato associativo, seppur condannati per reati “fine”, e subito scarcerati; assolto altresì l'ingegnere Giancarlo Giannini dal reato a lui ascritto perchè il fatto non sussiste.



Pene accessorie. Nei confronti di Antonino Accorinti (cl. 56), Antonio Accorinti (cl. 80), Nazzareno Colace, Giuseppe Evalto, Giuseppe Granato, Francesco Grillo, Carmine Il Grande, Ferdinando Il Grande, Gerardo La Rosa, Felice Lo Iacono, Giancarlo Lo Iacono, Cosmo Mancuso, Francesco Marchese, Emanuele Melluso, Leonardo Melluso, Simone Melluso, Salvatore Muggeri, Salvatore Muzzopappa, Pasquale Prossomariti, Salvatore Prostamo,Giovanni Rizzo, Carlo Russo, il Giudice ha applicato l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'interdizione legale durante la durata della pena. L'interdizione perpetua è prevista dal codice penale in caso di condanna non inferiore a cinque anni di reclusione; lo stato di interdizione legale durante la pena è pure conseguenza di legge in caso di condanna per un tempo non inferiore a cinque anni.
In applicazione del DPR 113/1957 il giudice ha applicato la pena accessoria dall'interdizione dai pubblici uffici per anni cinque nei confronti dell'ex presidente della Provincia di Vibo, Niglia, nonché nei confronti di Francesco Prestia. Il giudice ha altresì disposto la confisca di una serie di beni e rapporti finanziari, specificamente elencati, riconducibili ad alcuni degli imputati.

Sospensione condizionale. Nei confronti dell'ex presidente Niglia il Giudice ha riconosciuto il beneficio della sospensione condizionale della pena unitamente a Francesca Galea e Umy Arova Eugenia. Per altri imputati, a vario titolo, il magistrato ha applicato la misura di sicurezza della libertà vigilata per un tempo variabile da due a tre anni.

Parti civili. Le costituite parti civili, a vario titolo, hanno visto riconoscere il diritto al risarcimento del danno ed alla refusione delle spese di costituzione e difesa. Tra esse, si sono costituiti la Regione Calabria, il Comune di Briatico, il Comune di Parghelia, il Comune di Vibo Valentia, la Provincia di Vibo Valentia, ed alcune associazioni antiracket ed antiusura. Qualche giorno fa, proprio a ridosso del pronunciamento della sentenza, il gup Carè ha accolto la richiesta della Procura distrettuale di scarcerare Giuseppe Granato (8 anni di reclusione), Francesco Marchese (4 anni ed otto mesi), Emanuele Melluso (8 anni ed otto mesi), Simone Melluso (8 anni ed otto mesi), Salvatore Prostamo (otto anni), in considerazione del ruolo non apicale all’ interno del contestato sodalizio, del lungo lasso di tempo trascorso in carcere, della condizione di incensuratezza o il carattere non specifico dei precedenti sofferti; pertanto, il giudice ha sostituito la detenzione in carcere con la più benevola misura del divieto di dimora nel comune di residenza.

Il processo “Costa Pulita”. Conosceremo le motivazioni tra novanta giorni, il termine che il Giudice si è riservato nel dispositivo per il deposito. Secondo la prospettazione del Pubblico Ministero, sarebbe stata costituita, nell'ambito dell'associazione di tipo mafioso denominata 'ndrangheta, alla cosca detta 'ndrina Mancuso, operante in Limbadi, Nicotera, Parghelia e comunque nella provincia di Vibo Valentia, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento ed omertà che ne deriva, per il controllo delle attività economiche, e conseguimento di ulteriori profitti ingiusti, attraverso altre attività delittuose, quali usura, estorsioni e violenze private.

La posizione di Niglia. Nei confronti dell'ex Presidente della Provincia di Vibo, ed ex Sindaco di Briatico Niglia, la Procura muove l'accusa di aver offerto o promesso ad Accorinti Vincenzo, fratello di Acconrinti Antonino detto “Nino”, ritenuto capo cosca, l'assunzione del figlio Franco Accorinti presso l'Italcementi in cambio dell'appoggio elettorale; altresì, assicurando la nomina alla carica di assessore comunale di Prostamo Salvatore e Marzano Domenico. Oltre al rito abbreviato, un altro troncone del procedimento è in corso di celebrazione innanzi il Tribunale collegiale di Vibo Valentia, nei confronti degli imputati che hanno deciso di affrontare il rito ordinario.




Il collegio difensivo. Michele Accorinti; Mario Bagnato; Giuseppe Bagnato; Diego Brancia; Francesco Calabrese; Nicola Cantafora;Vincenzo Cicino; Patrizio Cuppari; Giuseppe Di Renzo; Adriano Bazzoni; Francesco Lojacono; Antonio Porcelli; Francesco Muzzopappa; Vincenzo Gennaro; Giancarlo Pittelli; Vincenzo Galeota; Brunella Chiarello; Stefania Mantelli; Michelangelo Mirabello; Nicola Marcella; Riccardo Adamo; Giovanni Aricò; Michele Ranieli; Luca Cianferoni; Francesco Gambardella; Vincenzo Trungadi; Pietro Marino; Antonello Fuscà; Gabriele D'Ottavio; Pasqualino Circosta; Giuseppe Altieri; Guido Contestabile; Massimo Pugliese; Francesco De Luca; Anselmo Torchia; Daniela Garisto; Marco Talarico; Sandro Furfaro; Gregorio Viscomi; Antonio Corsaro; Salvatore Pisani; Damiano Vita; Gaetano Pacienza; Graziella Scionti; Antonio Cimino; Marco Oldani; Fabio Oldani; Domenico Francica; Daniela Costa;; Sergio Rotundo Salvatore Staiano; Antonio Speziale; Francesco Schimio; Paola Stilo; Armando Veneto; Giovanni Vecchio; Francesco Sabatino.

LE CONDANNE

Antonino Accorinti (cl. 56), 14 anni ed 8 mesi

Antonio Accorinti (cl. 80), 12 anni

Nazzareno Colace 14 anni

Antonio Accorinti (cl. 80), 12 anni

Giuseppe Evalto 6 anni ed 8 mesi

Sergio Bagnato 4 anni

Francesca Galea 2 anni

Giuseppe Granato 8 anni

Francesca Grillo 8 anni

Carmine Il Grande 10 anni ed euro 2000,00 di multa

Ferdinando Il Grande 8 anni

Gerardo La Rosa 8 anni

Giancarlo Lo Bianco 4 anni, 5 mesi e giorni 10 ed euro 3.000,00 di multa

Felice Lo Jacono 6 anni

Cosmo Mancuso 10 anni e 8 mesi di reclusione

Francesco Marchese 6 anni ed otto mesi di reclusione

Emanuele Melluso 8 anni e 8 mesi

Leonardo Melluso 10 anni

Simone Melluso 8 anni ed 8 mesi

Salvatore Muggeri 7 anni

Muzzopappa Salvatore sei anni di reclusione

Andrea Niglia 2 anni

Francesco Prestia 2 anni

Pasquale Prossomariti 7 anni e quattro mesi di reclusione

Salvatore Prostamo 8 anni

Carlo Russo 8 anni

Davide Surace 4 anni e otto mesi

Federico Surace 4 anni ed otto mesi

Umyarova Evghenia 2 anni

Salvatore Muzzopappa 6 anni

Giovanni Rizzo 8 anni

Giancarlo Giannini (ASSOLTO)