Cronaca

‘Ndrangheta nel Vibonese, condannato e scarcerato il figlio del presunto boss di Briatico

Si tratta del 36enne Antonio Accorinti, condannato proprio qualche giorno fa a 12 anni di reclusione nell'ambito del processo celebrato con rito abbreviato e scaturito dall'operazione "Costa pulita"

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Dopo la sentenza che lo ha condannato a dodici anni di reclusione torna libero con divieto di dimora nella provincia di Vibo Antonio Accorinti, classe 1980, figlio del presunto boss di Briatico Antonino Accorinti.




Su richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, con provvedimento del Giudice Pietro Carè del Tribunale di Catanzaro, si sono aperte le porte della libertà per il trentottene di Briatico, così come avvenuto appena qualche giorno fa per Giuseppe Granato, 53 anni, condannato a 8 anni di reclusione; Francesco Marchese, 32 anni condannato a 6 anni ed 8 mesi di reclusione; Emanuele Melluso, 33 anni, condannato ad 8 anni ed 8 mesi di reclusione; Simone Melluso, 33 anni, condannato ad 8 anni ed 8 mesi di reclusione; Salvatore Prostamo, 42 anni, condannato ad 8 anni.

La loro scarcerazione risultò proprio in concomitanza del pronunciamento della sentenza con cui il giudice Pietro Carè, nelle funzioni di gup del Tribunale di Catanzaro, ha concluso il giudizio abbreviato con pesanti condanne per quasi tutti gli imputati. Il giudizio abbreviato, che in caso di colpevolezza prevede lo sconto di un terzo sulla pena, ha visto Antonio Accorinti rimediare una pesante condanna per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, minaccia, danneggiamento, detenzione illegale di armi ed estorsione, oltre alle pene accessorie dell'interdizione perpetua da i pubblici uffici e legale durante l'esecuzione della pena.

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