È giunto a Lamezia il ministro dell'agricoltura Mario Centinaio. La mattinata ha avuto come tema principale, ovviamente, l’agricoltura per mettere a fuoco criticità e proposte. Tra le argomentazioni spazio importante è stato dedicato al tema del caporalato che impera all'intero del settore dell'agricoltura: "Il problema è che in Italia ci interessiamo del caporalato solamente d'estate - afferma il ministro- quando succede qualcosa, quando arriva l'inverno non gliene frega più niente a nessuno. Il mio obiettivo è di tenere alta l'attenzione tutte le volte che verrà attuata un'azione per combattere il caporalato. La Calabria è l'essenza del Ministero dell'agricoltura e turismo".
Il caporalato è stato oggetto anche dell’intervento di Pierluigi Taccani: "Apprezziamo che il Ministro sia venuto qui non prima ma dopo le elezioni politiche , attorno a Coppi ruotano 80 aziende. Oggi si parla di agricoltura solo in modo negativo. L'agricoltura non è caporalato. Non siamo tutti delinquenti, dobbiamo però pretendere che ci sia un comportamento etico".
Il territorio calabrese deve poter incentivare i collegamenti e la comunicazione con lo Stato, questo quanto detto dal deputato Furgiuele "La presenza del Ministro non è parata politica dice è presenza di conoscenza, cognizione, eccellenze. È necessario riattivare la filiera della comunicazione, pretendere dalla burocrazia più chiarezza, una buona organizzazione, e soprattutto più pace fra gli imprenditori. La Calabria spenda fino all'ultimo centesimo delle provvidenze europee". "Il problema da risolvere immediatamente- ha concluso il ministro Centinaio - resta quello dei pagamenti. Abbiamo cercato di metterci sopra le mani, creato un gruppo di lavoro con esperti di strutture aziendali. A breve sapremo se Agea è irriformabile come dicono o meno. Intanto stiamo portando avanti i pagamenti del 2015/2016. Lo Stato italiano pretende il pagamento delle tasse ma è un pessimo pagatore. Allora da ministro cerco di essere più puntuale possibile. Pagare il dovuto a imprenditori e agricoltori. Se Agea non dovesse funzionare si cambia. Se nel Veneto si può pagare bene non vedo perché nel resto d'Italia non si può fare lo stesso. Andiamo a copiare la buona amministrazione". (f.t)