Cronaca

‘Ndrangheta, processo alle “nuove leve” dei clan lametini: 12 condanne in abbreviato

Inflitte pene dai 4 ai 10 anni di reclusione nei confronti dei presunti esponenti della "nuova generazione" del clan Giampà. Disposti una serie di risarcimenti per le parti civili

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Dodici condanne e due assoluzioni. Questo il verdetto del processo, con rito abbreviato, scaturito dall'operazione antimafia denominata "Nuove Leve" che nel febbraio dello scorso anno ha portato all'arresto di presunti esponenti della "nuova generazione" del clan Giampà di Lamezia Terme, determinati - secondo l'accusa - ha portare avanti gli affari illeciti della cosca decapitata dalle inchieste giudiziarie attraverso una serie di intimidazioni a scopo estorsivo.




Il verdetto In particolare il gup del Tribunale di Catanzaro ha condannato Vincenzo Giampà, detto "Il Camacio" a 5 anni e 4 mesi e 4000 euro di multa; Eugenio Giampà (8 anni); Roberto Castaldo (10 anni); Gregorio Scalise (8 anni); Giuseppe Paone (8 anni); Francesca Allegro (8 anni); Michele Muraca (6 anni e 6000 euro di multa); Maria Muraca (7 anni e 4 mesi); Mario Francesco De Vito (9 anni e 4 mesi); Danilo Cappello (8 anni); Andrea Mancuso (4 anni e 3 mesi); Vincenzo Vigliaturo (4 anni e 3 mesi e 4000 euro di multa). Assolti da tutte le accuse Francesco Renda e Claudio Paola.

I risarcimenti. Disposti una serie di risarcimenti per le parti civili: 20mila euro per la Regione Calabria, 20mila per il Comune di Lamezia Terme e 10mila per l'associazione antiracket Ala.

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