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‘Ndrangheta e politica, ex candidato alle Regionali con Oliverio indagato dalla Dda

Si tratta di Vincenzo Nociti, noto medico e già assessore alla Pubblica istruzione al Comune di Reggio Calabria

nociti

Vincenzo Nociti, già assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Reggio, candidato alle Regionali 2014 nella lista Oliverio Presidente, è indagato dalla Dda per presunti rapporti con la cosca Alvaro di Sinopoli. Nociti, di professione medico, deve rispondere di corruzione elettorale. Per questo motivo gli è stato notificato un avviso di garanzia nell'operazione Iris che ha portato due giorni addietro all'arresto di diciotto persone. Secondo l'accusa Nociti avrebbe promesso e offerto utilità ad alcuni membri della cosca. Rocco Surace e Giuseppe La Capria avrebbero organizzato un incontro a Palmi tra il candidato e membri del clan. In quella riunione "riservata", sarebbe stato raggiunto un accordo tra Nociti e la famiglia mafiosa, che si sarebbe quindi prodigata per la campagna elettorale e per il procacciamento di voti. Secondo il procuratore Giovanni Bombardieri, l'aggiunto Gaetano Paci e il sostituto Giulia Pantano, Nociti sarebbe stato ben consapevole dell'appartenenza dei suoi interlocutori al clan e non avrebbe comunque esitato a proporre favori ai membri della cosca.




Già durante la campagna elettorale, Enzo Nociti si sarebbe posto a completa disposizione del clan Alvaro, interessandosi fattivamente delle condizioni di salute di Antonio Alvaro, membro della cosca, in quel periodo ricoverato agli Ospedali Riuniti per una patologia tumorale. Nociti - medico e politico molto noto in a Reggio Calabria - avrebbe tenuto contatti con i colleghi medici che avevano in cura il mafioso e, pur non conoscendolo, si sarebbe recato a trovarlo durante il ricovero, nella consapevolezza – sostengono i pm – che già quell'atto di solidarietà sarebbe stato sintomatico della "serietà" del suo impegno alla futura realizzazione degli interessi degli Alvaro.

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