Politica

Il calabrese Marco Minniti verso la candidatura alla segreteria nazionale del Partito democratico

L'ex ministro degli Interni appoggiato dall'area renziana e da una fitta rete di sindaci e amministratori locali, soprattutto al Sud ma anche in Lombardia

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Come suo stile, sempre “istituzionale”, tiene un atteggiamento “riservato”, quasi d’attesa. Ma sembra ormai questione di tempo e l’ex ministro dell’Interno calabrese, Marco Minniti, dovrebbe sciogliere le riserve e scendere direttamente in campo per la segreteria nazionale del Partito democratico, con la benedizione dell’ex premier Matteo Renzi, la cui componente non ha ancora trovato la quadra su un candidato con chance di vittoria da contrapporre al governatore del Lazio Nicola Zingaretti,  già da tempo in campagna elettorale. Il 17 novembre ci sarà l’assemblea nazionale che avvierà ufficialmente la fase congressuale per eleggere il successore di Matteo Renzi.




Come detto, Minniti è appoggiato da Renzi che, tuttavia, preferisce restare in disparte rispetto alla battaglia congressuale, e di tutta l’area renziana del partito.  L’ex responsabile del Viminale, inoltre, conta su una fitta rete di sindaci e amministratori locali, soprattutto al Sud ma anche il Lombardia.

Se dovesse conquistare la segreteria nazionale sicuramente il primo fascicolo che si ritroverà sulla scrivania sarà quello del Pd calabrese: privo di leadership, dilaniato dalle fazioni interne, “tradito” da quei dirigenti, Callipo in testa, su cui aveva puntato e sperava di puntare per rilanciarsi in Calabria.