Diventare Prima Ministra? In Sicilia nasce una scuola per ragazze

Daniela Poggio

«Un passato, poco presente e nessun futuro. Un paese da cui scappare». Eppure Florinda a Favara ci è tornata. «Vivevo a Parigi, mio marito in Sicilia. Quando abbiamo avuto nostra figlia abbiamo scelto di tornare in Italia, in quella terra, con l’impegno che non ci saremmo mai lamentati». Perché Favara a quel tempo era una delle tante realtà dimenticate dell’estremo Sud del nostro Paese. Una realtà ostile soprattutto a donne e giovani donne se pensiamo che in Sicilia solo il 29,4% di loro lavora . Un primato europeo di cui sicuramente non andare fieri e che dovrebbe ben far riflettere sulla condizione della donna soprattutto in alcune aree d’Italia e restituire un quadro realistico utile al legislatore. Florinda e suo marito Andrea ne sono ben consapevoli e, rientrati in Sicilia, fondano Farm Cultural Park , un centro culturale indipendente per dare alla città di Favara una nuova identità attraverso l’insegnamento dell’arte e della cultura. Nasce così la Scuola di Architettura per bambini che propone attività educative dopo la scuola legate all’urbanistica, all’architettura e all’ambiente anche con il coinvolgimento dei genitori. E altri progetti che nel tempo creano una micro economia principalmente alimentata da servizi ristorativi e terziario.

A Favara oggi arrivano ogni giorno turisti e visitatori da tutto il mondo e la città è conosciuta per la riqualificazione urbana, l’arte e la cultura, e non per la mafia o per l’abusivismo. Ma manca ancora un tassello. Florinda, che è una libera professionista e ha vissuto a Parigi, sa che la strada per l’emancipazione delle donne sta nella possibilità di liberarsi dallo stato di soggezione in cui spesso vivono. Così dà il via a Libera Tutti, una serie di seminari multi disciplinari per giovani donne tra i 18 e i 29 anni con l’obiettivo di far nascere una nuova consapevolezza di sé e di promuovere una rete al femminile attraverso l’arte, la tradizione, l’artigianato e tecniche nuove e creative. «Ci dedichiamo soprattutto a quelle giovani che non studiano e non lavorano, dando loro gli strumenti per reinserirsi nella società». Nell’estate del 2018 l’incontro con Movimenta, organizzazione politica non convenzionale fondata da Alessandro Fusacchia, che proprio lo scorso anno promosse un lungo tour in Sicilia. «Ho capito che era arrivato il momento di sporcarsi le mani», racconta Florinda, la cui storia incontra a quel punto quella di altre donne: Denise Di Dio, presidente di Movimenta, Federica Thiene e molte altre.

Donne e Sud. Sud e Donne. Le due storie più difficili del nostro Paese, le sfide più urgenti e insieme le straordinarie piattaforme su cui costruire un futuro migliore e una nuova narrazione. Nasce da questo incontro, da questa sintesi la prima Scuola di Politica per Giovani Donne creata in Italia: Prime minister, presentata giovedì 14 febbraio a Palazzo Montecitorio. Un progetto rivolto a 30 ragazze tra i 14 e i 19 anni, che possono trovare maggiori informazioni e iscriversi entro il 14 marzo sul sito primeminister.it. obiettivo del progetto « ispirare una nuova generazione di donne introducendole alla Politica intesa come arte di interpretare e guidare la società discutendo di democrazia, attivismo, giustizia sociale, leadership femminile». Sostenuto da Alessandro Fusacchia, presidente della componente +Europa alla Camera , ha vocazione transpartitica e trasversale. Conta tra le docenti Mara Carfagna (Fi), vicepresidente della Camera , Jill Morris primo ambasciatore britannico donna in Italia, le deputate Rossella Muroni (Leu), Anna Laura Orrico (M5s) e Lia Quartapelle (Pd), l’eurodeputata Elly Schlein, la vice direttrice generale dell’Unesco Stefania Giannini. Inoltre imprenditrici come Riccarda Zezza, Francesca Cavallo (autrice di Storie della buona notte per bambine ribelli), manager come Ersilia Vaudo, Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea .

La scuola si svilupperà lungo il 2019 attraverso un ciclo di 10 lezioni e incontri, attività formative e di mentorship legate al tema della politica e alla leadership al femminile. Per portare la voce delle donne nella società e nella politica e riportare al centro dell’agenda politica temi fondamentali per il futuro come la sostenibilità ambientale e sociale, la cultura, l’istruzione, la democrazia. Perché, come diceva Shirley Chisolm, prima donna di colore eletta al Congresso degli Stati Uniti d’America: «Se non ti offrono una sedia al tavolo, portati una sedia pieghevole».
E allora impariamo a portarla sempre con noi una sedia pieghevole.

In pratica

Per partecipare è richiesto un contributo di 150 euro (sono previste borse di studio). Le lezioni si svolgono nell’arco di un’intera giornata. Per chi arriva da lontano sono previste convenzioni per vitto e alloggio. Il viaggio è a carico delle partecipanti

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