La casa di Jack, il film controverso diretto dal danese Lars von Trier sta per arrivare nei nostri cinema
Sta per arrivare nei nostri cinema il film scandalo presentato al Festival di Cannes 2018 The House That Jack Built (La casa di Jack), di genere horror,diretto dal regista e sceneggiatore danese Lars von Trier, con Matt Dillon, Bruno Ganz ( che ci ha lasciati oggi) magistrale Hitler del film “La Caduta”, e Uma Thurman. L’uscita della nuova pellicola controversa del regista di Dogville (2003) è fissata per giovedì 28 febbraio 2019. Il film sarà distribuito da Videa.
Rolling Stone: “Una lunga seduta psicoanalitica crudele e potentissima“
Nel cast di La casa di Jack ci sono Matt Dillon, Bruno Ganz e Uma Thurman. Ma anche Siobhan Fallon, Sofie Grabol, Riley Keough, Jeremy Davies, Ed Speleers, David Bailie e Yu Ji-Tae. Il nuovo horror di Lars von Trier è stato definito “un viaggio all’inferno della nostra anima” da “Il Fatto Quotidiano”; una pellicola “oltre i limiti del pulp” seguendo invece Il Corriere della Sera.
“La casa di Jack è il dialogo costante – morale, intellettuale, teorico – di questo assassino psicopatico con un Virgilio che lo deve traghettare proprio nell’Ade”
Come ricorda Federico Gironi in una sua recensione del film su Coming Soon, il regista«è stato cacciato da Cannes per via di alcune (fraintese) dichiarazioni sul nazismo, poteva tornare a Cannes con un film che, incidentalmente, ritorna proprio su quel discorso reiterandolo, e parlando di Speer, degli Stuka, dell’agire nazista come di qualcosa di iconico dal punto di vista della creazione e dell’immagine. Più che la violenza messa in scena da The House That Jack Built, è questo spirito – fatto anche di certi passaggi di misogina ostentata e, appunto, di facciata, e di certa spudoratezza paracula del pensiero e delle immagini – che ha scandalizzato e scandalizzerà chi benpensa, chi non vuole capire e si ferma alla superficie di un film che porta alle estreme conseguenze quello che si può tranquillamente definire il cammino di autoanalisi di un regista geniale, sregolato, pazzo e tormentato. […] Perché The House That Jack Built non è solo il racconto di un serial killer lungo dodici anni della sua “carriera”, ma è anche il dialogo costante – morale, intellettuale, teorico – di questo assassino psicopatico con un Virgilio che lo deve traghettare proprio nell’Ade» . Insomma una rilettura vontrieriana della Divina Commedia.
Io credo che l’Inferno e il Paradiso siano la stessa cosa. L’anima appartiene al Paradiso e il corpo all’Inferno, parola di Jack
Il plot ufficiale del film
L’ultimo film di von Trier è ambientato nell’America degli anni ’70. La cinepresa segue l’astuto Jack (interpretato da Dillon) attraverso 5 incidenti, e cioè gli omicidi che definiscono il suo sviluppo come serial killer. Lo spettatore è portato ad assumere il punto di vista di Jack il quale concepisce ogni omicidio come un’opera d’arte in sé. Anche se la sua disfunzione gli dà problemi nel mondo esterno. La polizia si avvicina alle sue tracce. E contrariamente a ogni logica, la situazione lo spinge a rischiare sempre di più. Lungo il suo percorso si scoprono le sue condizioni personali, i suoi problemi e i suoi pensieri attraverso conversazioni ricorrenti con lo sconosciuto Virgilio.