Erased: primo sguardo alla serie disponibile su Netflix

L'anime tratto dal particolare manga di Kei Sanbe ci porta in un'atmosfera thriller densa di colpi di scena, alla scoperta di un destino ineluttabile.

Erased: primo sguardo alla serie disponibile su Netflix
Articolo a cura di

Kei Sanbe è uno degli autori più peculiari del panorama dell'entertainment nipponico dell'ultimo decennio. Una delle sue opere più celebri e influenti è Erased, un manga seinen di genere thriller che fu pubblicato sulla rivista Young Ace di Kadokawa Shoten ndal 2012 al 2016, per poi essere raccolto in 9 volumi. L'opera è giunta anche in Italia in formato completo sotto l'etichetta di Edizioni Star Comics e, nel corso del 2016, lo studio di A-1 Pictures ne ha tratto un adattamento anime diviso in 12 episodi. La serie è finalmente giunta su Netflix Italia tra la pletora di nuovi anime inseriti nel Catalogo Anime di Luglio 2018 della piattaforma streaming americana. Abbiamo visionato la prima puntata della serie "mistery" - un termine molto caro all'autore originale, a cui piace definire in questo modo le sue opere - e siamo pronti a effettuare una prima disamina della trasposizione di un manga di cui consigliamo caldamente la lettura per i temi trattati e la qualità della narrazione.

Revival

Satoru Fujinuma è un mangaka fallito. Ha 29 anni ed è insoddisfatto della vita che conduce. Vive da solo, è single e conduce un'esistenza apatica, passata tra l'insuccesso nel mondo dell'editoria giapponese (il suo editor gli spiega continuamente che il suo estro artistico non riesce mai a emergere dalle opere che gli propone) e un lavoro part-time che consiste nel fare il fattorino per una pizzeria da asporto - un frangente nel quale ha stretto amicizia con Airi Katagiri, una collega molto più giovane di lui (è una studentessa liceale) che prova un profondo rispetto per Satoru, ma che il protagonista non riesce a non guardare con un pizzico di malizia e malinconia, convinto che tra i due non potrebbe funzionare a causa del divario di età.
Ma c'è un elemento fondante della psicologia di Fujinuma: vive nel rimorso. Incolpa se stesso per degli eventi accaduti durante la sua infanzia e i cui dettagli saranno più chiari man mano che si procede con la narrazione già dal primo episodio. Quanto è grande il senso di colpa quando sappiamo di non aver fatto qualcosa che avrebbe potuto aiutare gli altri? E come si riempie nel tempo, anche dopo anni, quel vuoto nel proprio cuore? Quanto è giusto continuare a rimproverarsi e quanto può ripercuotersi sulla nostra vita? Sono tutte domande alle quali cerca di rispondere l'opera di Sanbe e l'anime di A-1 tramite la più classica delle storie con una morale simile: il viaggio nel tempo.

Satoru è in possesso di un potere misterioso che gli permette di riavvolgere il tempo di pochi minuti: solitamente questa capacità si attiva quando il protagonista assiste a un pericolo o a un'ingiustizia, tornando indietro a qualche istante prima e riuscendo a intervenire per salvare qualcuno. Spesso ciò può avvenire a proprie spese, ed ecco che il giovane si ritrova in ospedale dopo essere riuscito a sventare un disastro stradale. Dopo essere rimesso, ancora in convalescenza, Satoru si ritrova a ospitare in casa sua la propria madre: da questo momento in poi accadono una serie di eventi misteriosi che rievocheranno nei protagonisti una tragedia a lungo rimasta sopita.
Ma l'ennesimo avvenimento tragico innesca un nuovo revival in Satoru: questa volta il viaggio non è di qualche minuto, ma di anni. Decenni, per la precisione. Dal 2006, anno di ambientazione dell'opera, Satoru si risveglia in un corpo molto più piccolo, accerchiato da bambini che corrono verso un istituto scolastico. È il 1988. Satoru Fujinuma è tornato a quando era piccolo.

Tra il manga e l'anime

Il primo episodio di Erased è soltanto la punta dell'iceberg di una storia estremamente più complessa e stratificata, che si fonda sul cosiddetto effetto farfalla e sulle conseguenze derivate dalle proprie azioni tra le pieghe del tempo. Ciò che viene illustrato nel pilot dell'anime di A-1 Pictures riesce certamente a invogliare lo spettatore nel continuare la visione di una storia intensa e delicata, dalle atmosfere sospese e costellate da un colpo di scena dietro l'altro.

La trasposizione animata dello staff di A-1 si rivela essere estremamente godibile anche sul piano visivo: laddove l'opera originale mostra un character design intrigante e peculiare, lo studio di animazione è riuscito a rendere lo stile di disegno meno generico.

L'unico difetto che si potrebbe imputare al manga di riferimento, così come in generale a tutti i lavori di Kei Sanbe, a parer di chi scrive, è un'eccessiva omologazione del tratto. In breve, i protagonisti delle opere di Sanbe finiscono con l'essere praticamente identici gli uni agli altri e questo, se da un lato risulta un'ulteriore opzione di profonda autorialità, dall'altro rischia alle volte di trasmettere un senso di eccessiva e invasiva continuità. Il tocco di A-1 Pictures, invece, riesce a rimanere fedele ai design originali rendendone il comparto artistico ancora più particolare.

Erased Non sottovalutate Erased, nonostante il primo episodio possa dare l'impressione di spianare la strada a una banale storia sui viaggi nel tempo e sull'effetto farfalla. L'anime tratto dall'opera di Kei Sanbe è un percorso tortuoso e complesso nelle pieghe del tempo e negli angoli di un cuore vuoto che necessita di riempirsi in nome di un antico rimorso. Nella serie di A-1 Pictures troverete questo e molto altro, dalla fantascienza fino ai temi sociali più maturi quali violenza, stupro e pedofilia. Un anno alla volta, un Revival alla volta.