La visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini ha destato molto scalpore a Bari, dividendo su due fronti la città. Ciò che ha suscitato notevoli polemiche è la volontà da parte del Ministro di visitare il quartiere Libertà, una delle zone della città dove ci sarebbero immigrati irregolari. Un incontro concordato con l’ex consigliere comunale Gino Cipriani che poco tempo fa aveva indetto una raccolta firme per cacciare gli extracomunitari dal quartiere.

Il presidente della Regione, Michele Emiliano, non è rimasto di certo indifferente alle polemiche e lui stesso, durante il  convegno “Puglia, terra di accoglienza, motore di sviluppo e di aiuto internazionale” alla Fiera del Levante, ha suggerito a Salvini di recarsi solo ed esclusivamente presso la campionaria barese.

“Vorrei rendere al ministro Salvini un mio pensiero – afferma Emiliano – visitare il quartiere Libertà concordando la visita con l’ex consigliere comunale, anziché con il sindaco e il parroco del quartiere, a me pare una una scelta imprudente. Si rischia di dare l’impressione che il ministro dell’Interno sia dell’opinione che si possano raccogliere le firme in un quartiere qualunque d’Italia per cacciare via la gente che legittimamente vive lì da anni solo perché la sua origine non è italiana. E questo evidentemente è inaccettabile”.

“Se il ministro ritiene che questo mio consiglio sia utile – continua il Presidente -, noi potremmo riceverlo qui in Fiera, come si confà ad un Ministro che viene in visita ufficiale alla Fiera del Levante facendo di questa visita il principale oggetto della sua presenza a Bari, e potremmo avviare con lui, con il Sindaco con i consiglieri municipali, un lavoro nel quale prendere atto delle difficoltà obiettive del quartiere Libertà”.

“Sappiamo che i cittadini del quartiere Libertà hanno tante difficoltà – conclude Michele Emiliano -, il Sindaco di Bari non ne le ha mai nascoste e vorremmo collaborare col Ministero degli Interni per risolverle. Ma accendere una polveriera con una visita, che peraltro già viene preceduta da messaggi che vengono diffusi da questi agitatori di professione, evidentemente è un errore che io mi auguro il Ministro non faccia. Anche perché abbiamo stabilito con lui, in occasione della tragedia che è accaduta a Foggia con i 16 nostri ragazzi che sono morti in due diversi incidenti stradali, un rapporto di corretta collaborazione. Non vorrei che questo rapporto potesse essere turbato da errori di questo genere”.