Bari

Salento, annullato il concerto di Povia. Il cantante si scaglia contro il parrocco: "Pregiudizi"

Lo show del acantante noto per le teorie anti-gender era in programma a Felline in occasione della festa di Sant'Antonio. Il sacerdote replica: "Contratto capestro, ecco perchè l'ho annullato"
1 minuti di lettura
Il concerto di Povia, previsto il 12 ottobre a Felline, una frazione di Alliste di circa 1.500 abitanti in provincia di Lecce,  in occasione della festa in onore di S.Antonio Da Padova, è stato annullato. Con un lungo video su Facebook il cantante indica come responsabile della cancellazione del del concerto "il prete, don Antonio, e il motivo sono i pregiudizi". Lo riporta il Quotidiano di Lecce.

Secondo Povia, noto per le sue teorie anti-gender,  il parroco si sarebbe "messo a gamba tesa, rifiutandosi di dare spiegazioni con un contratto firmato ufficialmente il 23 agosto ma con accordo verbale risalente ad aprile. "Nessun motivo economico, solo ideologico e con tanti pregiudizi da parte del prete - denuncia Povia - avrei dovuto cantare in un concerto-festa, come faccio sempre"."Don Antonio cancellando il mio concerto, insegna che nessuno deve avere il proprio pensiero" e rincara invitando i fellinesi  a cambiare "parroco o lui deve cambiare mestiere. Dopo questo video, se lui e' amatissimo, qualcuno l'amerà un pò meno." 

Ma secondo don Antonio, il problema  sarebbe più banale, "il contratto era stato firmato da una persona che non era componente del comitato festa ma a titolo personale, avvalendosi di eventuali sponsorizzazioni". "Non ho annullato nessun concerto e non avevo motivi per farlo. Non ho pregiudizi verso questa persona che non conosco, non ne me voglia, e quali orientamenti coltivi. Del contratto ho sentito parlare solo cinque giorni fa, firmato da una persona esterna e che nulla ha a che vedere con il comitato.

"Quando me lo hanno detto, ho proposto di svolgere lo stesso il concerto tenendo fuori il comitato, quindi su iniziativa privata. Lo avremmo comunque accolto all'interno delle tre giornate di festa - precisa ancora il parocco come si legge sul Quotidiano - mi chiedevano di stravolgere il programma religioso per il concerto e qui ho puntato un po' i piedi. Povia, abbia la bontà di essere un pò più educato, respingo decisamente le accuse. Ha pensato di percuotere il pastore per disperdere le pecore. Lo perdono".