Bari

CasaPound presenta le liste a Bari, l'ira della sinistra: "Il blitz fascista impunito da due mesi"

La polizia schierata per la manifestazione antirazzista  
L'europarlamentare Eleonora Forenza, tra i manifestanti assaliti dopo una manifestazione antirazzista: "Nessuno ci ha più chiesto di identificare fotograficamente gli autori dell'agguato". E sulla presentazione delle liste per le comunali: "Qui non sono i benvenuti"
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Nessun provvedimento giudiziario e nessun atto amministrativo. A due mesi dall'aggressione fascista avvenuta al quartiere Libertà di Bari le quattro vittime del pestaggio, attivisti della sinistra barese e della rete antirazzista, non sono state nemmeno chiamate per identificare, attraverso le foto, i responsabili. "Nonostante ci fossimo detti in grado di identificare fotograficamente gli aggressori, nessuno si è fatto più sentire", denuncia Eleonora Forenza, europarlamentare di Potere al popolo, che la sera del 21 settembre scorso, insieme con altri tre militanti, è stata assalita con spranghe e tirapugni da un gruppo di una decina di persone che erano partite dalla sede di CasaPound in via Eritrea.

"Aspettiamo delle risposte dalla magistratura e dalla città di Bari - va avanti Forenza - È strano che nessuno ci abbia più riconvocato in questura per l'identificazione, il segnale che non possono dare le istituzioni è che si possa mettere fra parentesi quello che è accaduto e riaccreditare CasaPound nella normale dialettica politica". Il riferimento dell'eurodeputata è alla manifestazione di CasaPound in programma sabato 24 novembre all'hotel Leon d'Oro di piazza Moro: i rappresentanti dell'associazione di estrema destra di matrice neofascista presenteranno la candidatura del movimento alle prossime amministrative del Comune di Bari e alle elezioni europee.

"È assurdo che si consenta un'iniziativa di CasaPound dopo quello che è successo la sera del 21 settembre, dopo le denunce in questura e dopo le due manifestazioni con cui Bari ha reagito reclamando la propria identità e cultura antifascista - attacca l'eurodeputata - Ancora più scandaloso che questo avvenga a pochi giorni dal 28 novembre, anniversario della morte di Benny Petrone, che venne ucciso da una squadraccia missina". Forenza chiede anche al Comune di Bari una presa di posizione contro le organizzazioni neofasciste: "Sarebbe necessaria una presa di posizione pubblica del sindaco e del Comune per dire che CasaPound a Bari non è la benvenuta".

Dopo l'aggressione di due mesi fa in via Crisanzio a Bari il parlamento europeo ha approvato una risoluzione, votata con 355 sì, 90 no e 39 astensioni, che richiede la messa a bando delle organizzazioni neonaziste e neofasciste in Europa: attraverso il documento si invitano i Paesi dell'Unione europea a vietare la formazione di gruppi e qualsiasi altra associazione che possa rievocare il nazismo e il fascismo perché "l'impunità di cui godono in molte parti d'Europa le organizzazioni neofasciste è una delle ragioni che spiega l'aumento degli episodi d'intolleranza". E fra gli episodi di violenza citati nella risoluzione di Strasburgo c'è proprio il caso di Bari: ad avere la peggio fu l'assistente dell'eurodeputata, Antonio Perillo, colpito alla testa con una spranga.