Bari

Migranti, accolta a Bari una famiglia irachena arrivata da Mosul: "Corridorio umanitario Cei"

Si tratta di una delle tre famiglie fuggite dall'Iraq ed è "il primo corridoio umanitario dalla Turchia promosso dalla Cei tramite l'impegno della Caritas italiana con la Nunziatura apostolica di Ankara"
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La Caritas diocesana di Bari-Bitonto comunica di aver accolto una delle tre famiglie irachene fuggite da Mosul, ed evidenzia che si "è concretizzato il primo corridoio umanitario dalla Turchia promosso dalla Conferenza episcopale italiana tramite l'impegno di Caritas italiana, in collaborazione con la Nunziatura apostolica di Ankara".

"È nostro dovere - afferma in una nota don Vito Piccinonna, direttore della Caritas diocesana - sottrarre i profughi dai trafficanti di esseri umani. Sono migliaia le vite spezzate durante i tentativi di attraversata in mare. Non può rimanere inascoltata la domanda di pace che sale da questi fratelli".

Il nucleo familiare, sottolinea la Diocesi, è ospitato in una struttura messa a disposizione dalla parrocchia San Nicola di Bari ad Adelfia. Nei prossimi 12 mesi gli operatori e volontari impegnati nel progetto cercheranno di attivare l'adeguato processo di integrazione ed inclusione sociale dei beneficiari. L'accoglienza è inserita all'interno del progetto 'Protetto. Rifugiato a casa Mia', promosso da Caritas italiana, ed è frutto di una sinergia tra Caritas diocesana Bari-Bitonto e la comunità parrocchiale ospitante.