Bari

Xylella, in tremila a Monopoli: "Interventi subito"

La Coldiretti: 1,2 miliardi di danni. La Cia sul sequestro dell’ulivo infetto nell’agro di Monopoli: “Pessima notizia”

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Sono stati almeno tremila gli agricoltori e centinaia i trattori scesi in piazza a Monopoli per chiedere al Governo interventi risolutivi per arginare la Xylella fastidiosa, la malattia che ha già fatto seccare milioni di ulivi pugliesi e sta lentamente risalendo la regione. La manifestazione si è tenuta a Monopoli perchè qui è stato recentemente scoperto l'ulivo infetto più a nord nel territorio pugliese (vicino la Piana degli ulivi monumentali in contrada Caramanna), che farà spostare ulteriormente la linea di demarcazione tra le zone ritenute immuni e quelle "cuscinetto" in cui - in base alle norme dell'Unione Europea - devono essere applicate norme rigide, a partire dall'eradicazione degli alberi malati. Il corteo è partito intorno alle 10,30 da via Ippolito Nievo e si è concluso in piazza Vittorio Emanuele, dove è stato allestito un palco, sul quale si sono alternati gli interventi rappresentanti di associazioni e amministratori. Sono state diverse decine i sindaci che hanno sfilato con la fascia tricolore, a dimostrazione del fatto che il problema Xylella tocca intere comunità pugliesi, nelle quali la produzione olivicola è attività economica basilare. La manifestazione "Si, combatto la Xylella. Si per il paesaggio, la produttività, la scienza" è nata spontaneamente da cittadini e associazioni e vi hanno aderito, nelle scorse settimane, diverse sigle di tutta la Puglia, e non solo, compresi i gilet arancioni, che lunedì scorso sono accorsi a migliaia a Bari per chiedere interventi risolutivi per sostenere l'agricoltura pugliese. L'invito alla partecipazione era stato lanciato, nei giorni scorsi, dal sindaco di Monopoli Angelo Annese, che oggi ha ribadito: "Il problema Xylella interessa tutti e mette a repentaglio il futuro agricolo, economico e turistico di questa regione così come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi. Siamo in piazza per esprimere un'idea comune di chi dice sì al paesaggio, alla produttività e alla scienza".

Intanto sono saliti a 1,2 miliardi i danni provocati dal diffondersi della Xylella fastidiosa. E' quanto afferma la Coldiretti  secondo la quale "serve un deciso cambio di passo con risorse per gli agricoltori colpiti e le necessarie "eradicazioni chirurgiche" che - sottolinea la Coldiretti - se fossero state fatte prima avrebbero risparmiato alla Puglia e all'Italia questa situazione drammatica. In questo contesto - sostiene Coldiretti - è importante la presentazione alla prossima conferenza Stato Regioni del  decreto per far partire il piano di interventi per fermare la Xylella fastidiosa in Puglia che il ministro per le Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio ha annunciato alla manifestazione della Coldiretti a Roma. Di fronte ad uno scenario apocalittico la tempistica è essenziale, affinché le linee programmatiche entrino in vigore almeno in funzione della ripresa vegetativa per consentire i reimpianti, gli innesti e favorire adeguamenti e programmazione delle attività dei frantoi".

Il sequestro dell’ulivo infetto di Monopoli, da parte della Procura di Bari, non è una buona notizia per l’olivicoltura pugliese”. E’ quanto ha dichiarato Giannicola D’Amico, vicepresidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia.“Rispettiamo la Magistratura, che fa il proprio lavoro in base alle leggi vigenti, segnaliamo tuttavia che, come messo in evidenza dalla scienza e dalla realtà dei fatti, impedire le eradicazioni non fa che accelerare l’avanzata del batterio”, ha aggiunto D’Amico. “Purtroppo, l’espansione della xylella non aspetta i tempi dei processi, né gli esiti dei ricorsi al Tar. E’ stato così per i contenziosi legali pendenti presso la Procura di Lecce, che a distanza di tre anni non sono approdati a nulla, e per quelli presentati al Tar dai proprietari di Oria e respinti alla fine del 2017. Anche dal punto di vista legislativo, occorre un intervento del Parlamento che dia gli strumenti normativi necessari ad accelerare le eradicazioni e tolga ai complottisti la possibilità di ostacolare la lotta contro la xylella e la rinascita dell’olivicoltura pugliese”, ha affermato il vicepresidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia.

Larga e trasversale è stata la partecipazione politica alla manifestazione.
Per Forza Italia "la Xylella è una catastrofe che ha travolto non solo l'agricoltura e l'economia regionale, ma anche il paesaggio tipico e identitario della Puglia". "Emiliano, da presidente della Regione - afferma in una nota il commissario regionale di Forza Italia, Mauro D'Attis - poteva e doveva agire per tempo seguendo le indicazioni della scienza e non considerando, nemmeno per un attimo, teorie fantasiose senza alcun fondamento. Eppure, la Xylella ha divorato migliaia di ettari di uliveti senza che la Regione mettesse in atto misure che avrebbero contenuto il fenomeno, come quelle del Piano Silletti". "Le dimissioni dell'assessore Di Gioia non bastano, dovrebbe dimettersi anche chi ha inteso "fare melina", decidendo di non decidere, aggravando la portata del fenomeno: il vero responsabile è il presidente Emiliano ed è lui che dovrebbe dimettersi dalla guida di una Regione che non ha amministrato".
Sono intervenuti anche i senatori Pd Stefano e Messina. Per Dario Stefano, bisogna dire "basta ai populismi e riconoscere che la scienza è l'unica via per salvare olivicoltura pugliese".

"Si recuperi al più presto il tempo perduto, tornando a legittimare gli studi e la ricerca scientifica, gli unici dai quali possono provenire indicazioni precise sulle cultivar da reimpiantare per ripristinare il patrimonio paesaggistico e produttivo pugliese"; Per Assuntela Messina, "bisogna fare in fretta per tutelare il nostro patrimonio olivicolo, settore fondamentale per tutta l'economia nazionale. Il governo ha annunciato interventi per semplificare le procedure di abbattimento degli alberi infetti. La Regione Puglia sta cominciando a prendere in esame la possibilità di svolgere all'interno della fascia di contenimento attività straordinarie per rallentare ulteriormente l'espansione della malattia. Per questo è importante che tutto il mondo agricolo resti unito, mentre noi parlamentari ci impegniamo a monitorare, da Roma, che il governo intervenga al più presto".
 
Infine, per il presidente della commissione regionale Bilancio, Fabiano Amati, "quella di Monopoli è stata una manifestazione in cui il popolo ha sconfitto il populismo di santoni, maghi, sciamani e politici imbroglioni. E il forte eco prodotto non potrà essere ignorato dalle amministrazioni pubbliche, perché da oggi ogni atto deve essere accordato con i suggerimenti delle istituzioni scientifiche".