Bari

Xylella, eradicato l'ulivo infetto che il senatore M5S Ciampolillo aveva eletto a residenza: "Attentato"

Il parlamentare, contrario alle eradicazioni imposte dall'Europa per fermara l'avanzata del batterio, aveva eletto l'albero come propria residenza: "La risposta delle istituzioni è stata un attentato alla Costituzione"
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L'ulivo del senatore M5S Lello Ciampolillo, non c'è più. E' stato eradicato nella serata di lunedì 14 gennaio. Il parlamentare grillino nelle scorse settimane lo aveva difeso in ogni maniera, arrivando fino alla provocazione di eleggere la propria residenza sull'albero per evitare la procedura prevista dal protocollo anti Xylella.

A dare l'annuncio è stato lo stesso Ciampolillo su Facebook: "Questa sera alcuni presunti uomini dello Stato sono entrati come dei ladri nel mio campo a Cisternino e hanno tagliato il mio albero di ulivo. Hanno invaso una mia residenza senza alcun titolo e hanno volontariamente distrutto un meraviglioso ulivo che costituiva la prova evidente di come sia possibile combattere la Xylella nel rispetto della natura e dell'ambiente".

Ciampolillo, come parte del movimento, non crede alla drastica cura imposta dall'Europa per provare a delimitare il batterio degli ulivi che dal Salento sta avanzando verso Bari. L'ultimo avvistamento è a Monopoli. "È stato un atto gravissimo, un attentato alla Costituzione e alla mia libertà di parlamentare della Repubblica. Ho ricevuto la solidarietà della Presidente Casellati, che ringrazio. Perseguirò in ogni sede gli autori di questo vile atto, compiuto proprio nel giorno in cui la magistratura ha dato un segno tangibile dell'esigenza di fare chiarezza sulla questione Xylella, con ciò anche raccogliendo le richieste contenute nell'esposto da me presentato con i colleghi parlamentari Debonis e Cunial".

"Oggi - ha concluso il senatore -  avevo invitato le istituzioni ad un confronto sereno e senza pregiudizi sull'argomento. La risposta delle istituzioni regionali è stata vergognosa, subdola e violenta, degna di uno Stato di polizia. Continueremo a difendere gli ulivi pugliesi e la nostra splendida terra, nonostante le arroganti intimidazioni subite in questi giorni".