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Taranto, il prete anti immigrati vince il bando da 1,3 milioni di euro per il servizio richiedenti asilo

Don Luigi Larizza, molto seguito per le sue posizioni filo Salvini e sovraniste, ha partecipato alla gara per la realizzazione di uno Sprar con la sua cooperativa sociale. In passato aveva fatto parlare per una messa in ricordo di Mussolini
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TARANTO - Don Luigi Larizza, divenuto a Taranto uno dei sacerdoti simbolo per sovranisti e anti immigrati, già balzato alle cronache per una messa in ricordo di Mussolini e un litigio con l'ex sindaco Ippazio Stefàno, proprio per questioni di accoglienza, con la sua cooperativa sociale Giovanni Paolo II ha partecipato a un bando del Comune per la realizzazione di uno Sprar (Servizio di protezione per richiedenti asilo) da 1 milione e 390 mila euro. E lo ha vinto, lo scorso novembre, come da determina dell'ente, per gestire la dimora di 30 persone, richiedenti asilo, fino al 2020.
Tra i suoi post sui social, con i quali a volte condivide anche fake news sui migranti, si leggono commenti del tipo: "Qualche ignorante e accecato dai soldi che sta guadagnando, dice che sono xenofobo e razzista... meglio essere definito da questi ignoranti, xenofobo e razzista, piuttosto che essere complice con gli oltre 80.000 (ottantamila) mafiosi sbarcati in Italia...". Oppure: "Grazie Salvini, non fermarti anche se agendo così ti metterai contro i soliti potenti, ma gli italiani sono con te. Sempre pronto ad accogliere i poveri, ma i delinquenti viaaaaa".
Una notizia, finita sulle pagine del Nuovo Quotidiano di Puglia, che stride con la campagna del parroco del Sacro Cuore della città pugliese, che solo il 28 ottobre scorso, assieme a una notizia di cronaca che vedeva coinvolti richiedenti asilo in Toscana scriveva: "Vorrei chiedere ai buonisti che, per accoglierli hanno avuto soldi, voi dove stavate quando questi spacciavano? Avreste dovuto anche controllarli, ma li avete lasciati liberi di rovinare i nostri giovani".