Bari

Razzismo, a Bari migrante in bici spinto a terra: identificati e denunciati i due aggressori

Sono un 30enne e un 19enne, entrambi baresi. L'assessora Bottalico aveva denunciato il caso parlando di "schifoso episodio razzista". Le indagini della polizia municipale sono state rapidissime
1 minuti di lettura
Gli occhi elettronici hanno immortalato il calcio sferrato dal motorino e la repentina fuga, sotto lo sguardo attonito dei passanti. Alle telecamere di videosorveglianza non è sfuggito il volo del ciclista bengalese, finito al pronto soccorso e dimesso con una prognosi di 25 giorni. E così grazie alle immagini delle telecamere della Questura la polizia locale ha identificato i due responsabili dell'insensato gesto denunciato due giorni fa dall'assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico.

Bottalico ha raccontato di avere assistito a uno "schifoso episodio razzista" ai danni di un bengalese che raggiungeva il luogo di lavoro in bicicletta. È stata la stessa Bottalico a chiamare gli agenti del comando di Japigia, insieme alla folla che ha voluto testimoniare e riportare tutti i dettagli utili a identificare i responsabili. 

Le indagini della polizia locale, coordinate dal comandante Michele Palumbo, hanno consentito di rintracciare e identificare i due uomini a bordo dello scooter. Si tratta di un trentenne e di un diciannovenne barese, entrambi ora denunciati per lesioni personali. A sferrare il calcio sarebbe stato il trentenne che conduceva la moto.

I due hanno raccontato alla polizia locale (pare mostrando segni di pentimento) di avere inseguito e calciato il bengalese perché l'uomo avrebbe reagito allo sfottò - cominciato qualche minuto prima - sputando a distanza. "Non siamo razzisti", si sarebbero giustificati agli occhi dell'ufficiale giudiziario, una volta scoperti. 

Il bengalese è stato dimesso dall'ospedale con una prognosi di 25 giorni. La bicicletta è stata recuperata dall'assessora e sarà presto restituita alla vittima del gestaccio, che ha rassicurato Francesca Bottalico sulle sue condizioni di salute, ricevendo in risposta la garanzia che l'episodio non resterà impunito. Le immagini delle telecamere, infatti, restituiscono perfettamente la sequenza dell'accostamento e del calcio, oltre al numero di targa dello scooter.