Bari

Bari, la sfida del sindaco Antonio Decaro: "Voglio difendere la città da chi ci chiamava terroni"

Antonio Decaro con Michele Laforgia alla presentazione di 'Bari bene comune' 
Lo ha detto alla presentazione di "Bari bene comune", manifesto che ha dato il via a un percorso politico che sfocerà in una lista di sinistra a sostegno della sua candidatura
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"Voglio difendere anche la città da persone che prima se la prendevano con i 'teru'n' e oggi che hanno bisogno dei voti dei terroni se la prendono coi 'negher'. Voglio difenderla da persone che dicono che soprattutto al Sud la scuola non ha bisogno di più risorse ma di maggiore impegno dei docenti meridionali. Difenderemo la città anche da queste persone".

Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente dell'Anci, Antonio Decaro a margine della presentazione di "Bari bene comune", manifesto che oggi ha dato il via a un percorso politico che sfocerà in una lista di sinistra a sostegno della candidatura di Decaro.

Il simbolo si compone di aggettivi che non solo sintetizzano i punti salienti del manifesto ma anche le qualità che la città dovrà avere. E sono: solidale, verde, bella, culturale, moderna, innovativa, europea e accogliente. "Due sono gli aspetti imprescindibili del nostro progetto", ha detto Salvatore Lospalluto segretario provinciale di Sinistra italiana e ha specificato: "la trasparenza e la condivisione".

"Il nostro è un manifesto valoriale", gli ha fatto eco Loris Gadaleta, del comitato organizzatore, convinto che contribuirà a "rendere la sinistra protagonista. Per 'Bari bene comune' - che nell'acronimo ricorda il forte tridente difensivo della nazionale di calcio Bonucci- Barzagli- Chiellini - "vuole difendere i valori di sinistra e far sì che ritornino protagonisti".

A elencare i punti salienti del manifesto è Giusi Giannelli, del comitato organizzatore. "Sono cinque - ha detto - urbanistica e ambiente, diritto alla cittadinanza, diritto allo studio, sviluppo economico e turistico, decentramento e partecipazione". In platea molti volti della politica locale. Assieme al sindaco c'erano tra gli altri, Michele Losappio, ex assessore regionale all'Ambiente e Michele Laforgia, candidato alle politiche dello scorso anno e leader del movimento "la giusta causa".

"Sono convinto - ha affermato Decaro - che il percorso che abbiamo fatto negli ultimi mesi e partito due anni fa, sia stato caratterizzato dalla volontà di confermare i punti su cui ci siamo trovati uniti e ragionare su quelli su cui eravamo divisi. Ho detto più volte che qualche volta ho fatto un passo indietro io, certe volte lo hanno fatto loro e questo ci ha permesso di arrivare uniti alla costruzione di un programma per il governo della città per i prossimi 5 anni". "La speranza - si augura Decaro - è che si vada uniti anche al livello nazionale e regionale e che bari sia esempio di come si creino forti e solidi legami basati su valori condivisi".