Bari

Foggia, ruspe nel ghetto dei migranti: abbattono negozi, parrucchiere e due locali a luci rosse

Le operazioni di abbattimento 
L'operazione a Borgo Mezzanone non riguarda le abitazioni ma le baracche fatiscenti adibite a servizi. Nell'agglomerato abusivo a ridosso del Cara vivono un migliaio di migranti
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FOGGIA - Circa duecento uomini tra militari dell'Esercito, poliziotti, carabinieri e finanzieri sono impegnati da questa mattina in una nuova operazione interforze per l'abbattimento di baracche abusive nel ghetto di Borgo Mezzanone, l'agglomerato sorto accanto al Cara - Centro richiedenti asilo politico - che si trova a pochi chilometri da Foggia. 

Si tratta della seconda fase di una operazione iniziata il 20 febbraio scorso che  ha visto l'abbattimento di una discoteca, una casa a luci rosse e di un'officina. Questa mattina è previsto l'abbattimento di una decina di baracche che, come quelle abbattute il mese scorso, non sono utilizzate come abitazioni ma ospitano negozi, come un emporio, una discoteca-bar, un parrucchiere, due locali dove si pratica la prostituzione e alcuni manufatti disabitati. In azione tre ruspe dell'esercito.

 Attualmente nell'agglomerato abusivo sviluppatosi lungo la pista di un ex aeroporto militare, e che si estende su circa 165 ettari, vive un migliaio di migranti. Un numero che raddoppia durante il periodo estivo quando la richiesta di manodopera per la raccolta del pomodoro richiama nella zona un gran numero di braccianti.

Le indagini che hanno portato agli abbattimenti di febbraio e a quelli odierni sono coordinate dalla Procura di Foggia e sono iniziate dopo due incendi divampati il 30 ottobre ed il primo novembre scorso in cui ha perso la vita un cittadino straniero. Quella di oggi - secondo quanto già comunicato  dalla Prefettura il 20 febbraio scorso - è la seconda di una serie di azioni che porteranno, nel corso dei mesi, ad un progressivo smantellamento dell'insediamento abusivo.