La Rai nega il patrocinio al Festival delle culture mediterranee. L'evento, che si intitola Sabir, è in programma dal 16 al 19 maggio a Lecce: è la prima volta in Puglia, dopo quattro edizioni in Sicilia (a Lampedusa, Pozzallo, Palermo e Siracusa). La richiesta alla Rai è arrivata puntuale da Arci, organizzatrice della manifestazione insieme con Acli, Caritas e Cgil (con la collaborazione di Asgi, A buon diritto e Carta di Roma e il patrocinio di Anci, Regione Puglia, Comune di Lecce e Università del Salento), ma a differenza di quanto accaduto negli anni passati, stavolta è arrivato il no di viale Mazzini.
Poche righe rivolte alla presidente nazionale dell'Arci, Francesca Chiavacci: "La sua richiesta cade in un momento di grande rinnovamento della corporate che comporta, in questa fase di transizione, anche la ridefinizione di regole e procedure - ha scritto via mail Margherita Ghinassi, responsabile sponsorizzazioni di Rai - In attesa delle nuove linee generali si è desolati di non poter soddisfare la richiesta". Il sospetto è che alla Rai dell'era giallo-verde non piacciano le tematiche di Sabir: si parla di migranti ed Europa, si fa formazione per chi si dedica all'accoglienza, i giornalisti seguono corsi sul racconto dei flussi migratori con Carta di Roma.
Soprattutto, c'è un precedente che mette in allarme l'Arci: già l'anno scorso la Lega chiese di ritirare il patrocinio a Sabir con un'interrogazione parlamentare (di Simona Pergreffi e Daniele Belotti) perché "non imparziale" e contro il governo. " Se non ci fosse stata quell'interrogazione avremmo creduto alla riorganizzazione della Rai - replica Chiavacci - invece quel precedente ci dice molto. Forse parlare di immigrazione dà fastidio, eppure ci sembrava che le tematiche affrontate da Sabir fossero in linea con il servizio pubblico".
Poche righe rivolte alla presidente nazionale dell'Arci, Francesca Chiavacci: "La sua richiesta cade in un momento di grande rinnovamento della corporate che comporta, in questa fase di transizione, anche la ridefinizione di regole e procedure - ha scritto via mail Margherita Ghinassi, responsabile sponsorizzazioni di Rai - In attesa delle nuove linee generali si è desolati di non poter soddisfare la richiesta". Il sospetto è che alla Rai dell'era giallo-verde non piacciano le tematiche di Sabir: si parla di migranti ed Europa, si fa formazione per chi si dedica all'accoglienza, i giornalisti seguono corsi sul racconto dei flussi migratori con Carta di Roma.
Soprattutto, c'è un precedente che mette in allarme l'Arci: già l'anno scorso la Lega chiese di ritirare il patrocinio a Sabir con un'interrogazione parlamentare (di Simona Pergreffi e Daniele Belotti) perché "non imparziale" e contro il governo. " Se non ci fosse stata quell'interrogazione avremmo creduto alla riorganizzazione della Rai - replica Chiavacci - invece quel precedente ci dice molto. Forse parlare di immigrazione dà fastidio, eppure ci sembrava che le tematiche affrontate da Sabir fossero in linea con il servizio pubblico".