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Elezioni, sindaci alla carica in Puglia. Ma a Parabita un candidato si ritira: "Troppe minacce"

Nel Comune salentino scatta la mobilitazione:  il Primo Maggio presidio davanti al municipio commissariato per mafia a sostegno di Marco Cataldo che ha ricevuto minacce, come accaduto agli stessi commissari prefettizi

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Sono 67 le città in Puglia chiamate alle urne il 26 maggio prossimo per eleggere sindaci e consiglieri comunali. Tra questi tre capoluoghi: Bari, Foggia e Lecce. Nel capoluogo pugliese, sono 23, a sostegno di 5 candidati sindaco. In più di 800 si contenderanno i 36 seggi in Consiglio comunale. Undici liste sostengono la candidatura del sindaco uscente di centrosinistra, Antonio Decaro, nove liste sostengono la candidatura di Pasquale Di Rella (centrodestra), una lista per ciascuno dei candidati Elisabetta Pani (M5S), Irma Melini (Irma Melini per Bari) e Sabino De Razza (Baricittàperta). Le undici liste della coalizione di centrosinistra sono: Pd, Decaro per Bari, Decaro sindaco, Avanti Decaro, Iniziativa Democratica, Democratici Ecologisti Progressisti per Bari, Progetto Bari, Italia in Comune, Sud al Centro, Bari Bene Comune, Popolari per Bari. Le nove liste del centrodestra sono: Sport Bari per Di Rella sindaco, Di Rella per Bari, Di Rella sindaco, Forza Italia, Fratelli d'Italia-Sovranisti e Conservatori, Lega, Idea-Io Sud, Partito Liberale Italiano, Riprendiamoci il Futuro. Alle 23 liste per il Consiglio comunale si aggiungono quelle per i cinque Municipi.

A Lecce sono 896 i candidati al Consiglio Comunale di Lecce distribuiti in 28 liste che sostengono cinque candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio. A sfidarsi per la carica di primo cittadino saranno il sindaco uscente Carlo Salvemini (centrosinistra), il consigliere regionale di FdI, Saverio Congedo (centrodestra), l'ex sindaco Adriana Poli Bortone con le Civiche Unite, Arturo Baglivo, medico chirurgo in campo per il Movimento 5 Stelle e Mario Fiorella, ex magistrato, già presidente della sezione Lavoro della Corte d'Appello di Lecce e oggi candidato con Sinistra Comune. Sono 13 le liste che appoggiano Congedo, 8 quelle per Salvemini, 5 per Poli Bortone, una per lista per Baglivo e una per Fiorella. Adesso saranno le commissioni circondariali coordinate dalla Prefettura ad accertare la legittimità delle procedure di composizione delle liste presentate.(ANSA).

A Foggia sono 5 i candidati sindaci a sfidarsi: il primo cittadino uscente Franco Landella per la coalizione di centrodestra, Pippo Cavaliere per il centrosinistra, Giovanni Quarato, M5S, Giuseppe Maniero lista civica "Foggia in Testa" e Giuseppe Pertosa con le liste civiche "Lista Pertosa" e "Forza Foggia".
In totale sono 17 le liste presentate per un numero complessivo di 522 candidati al consiglio comunale. Moltissimi i consiglieri comunali uscenti che hanno scelto di ricandidarsi. Tre liste non hanno raggiunto il numero massimo di 32 candidati: "La Città per Cambiare" di centrosinistra che conta 28 candidati e le due liste di Pertosa ciascuna con 23 candidati. L'assessore regionale all'agricoltura Leonardo Di Gioia, invece, si è candidato alla carica di consigliere comunale nella lista di centrosinistra 'Senso Civico'.

Nel Salento è partita la mobilitazione nel Comune di Parabita dove un candidato sindaco ha ritirato la candidatura all'ultimo momento in seguito alle minacce subite.
"Il Salento è casa nostra, non di Cosa Nostra": comincia così un appello su change.org che dà appuntamento alla società civile e alle istituzioni il Primo Maggio alle 11 davanti al municipio di Parabita (Lecce), comune commissariato per mafia dove Marco Cataldo ha ritirato la propria candidatura a sindaco dopo aver ricevuto minacce, come accaduto del resto agli stessi commissari prefettizi.

"Questa brutta storia non è affare di Parabita, non è un problema di Marco Cataldo. È un problema nostro, di ognuno di noi nessuno escluso", prosegue l'appello che parla di "quarta mafia, come è stata ribattezzata", sottolineando che però "l'antidoto c'è, l'antidoto siamo noi". Il documento ha oltre quindici primi firmatari, da professionisti di Civica-Lecce, sindacalisti, con la giornalista Fabiana Pacella minacciata dalla mafia, poi sindaci, amministratori e candidati in altri Comuni della provincia e, tra gli altri, il presidente della Fnsi Beppe Giulietti, i senatori Dario Stefano e Teresa Bellanova del Pd, il presidente della Prvincia di Lecce, Stefano Minerva, con Arci Lecce e associazione Humanfirst.

"È una ferita dolorosissima apprendere quanto è avvenuto a Parabita dove un candidato sindaco e tutti i suoi consiglieri collegati hanno deciso di non presentare la candidatura ufficiale dopo aver ricevuto delle gravi minacce", le parole di Michele Abbaticchio, vicecoordinatore nazionale di Italia in Comune.