10 agosto 2018 - 11:57

Torre Boldone, la pasionaria Bonaiti: «Veto della Lega su di me»

Per la candidatura alle amministrative 2019 arriva lo stop del Carroccio, anche se la segretaria locale Giada Musci non rilascia dichiarazioni. Il sindaco Sessa: «Mi è giunta una voce»

di Silvia Seminati

Vanessa Bonaiti, assessore a Torre Boldone Vanessa Bonaiti, assessore a Torre Boldone
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Mancano ancora nove mesi alle Amministrative di Torre Boldone, ma il clima in paese e su Facebook è già da campagna elettorale. Il caso è scoppiato all’interno del centrodestra. A rivelarlo, l’assessore di Torre Boldone Vanessa Bonaiti, simpatizzante di Fratelli d’Italia (anche se non ha più la tessera), e il suo compagno, il leghista Lucio Brignoli, collaboratore stretto del governatore Attilio Fontana. Scrive lei sul web: «Quando gente incapace mette un “veto” sulla tua presenza, vuol dire che stai lavorando bene». Poi il post di lui: «Apprendo con stupore che il mio partito per le Comunali a Torre Boldone chiede di fare una lista con l’amministrazione uscente ponendo come condizione che la mia compagna non sia ricandidata». Il sindaco uscente, Claudio Sessa, molto legato alla Bonaiti, conferma: «Mi è stata fatta arrivare una voce, chiamiamola così, secondo cui la Lega vorrebbe allearsi con noi, ma a condizione che Vanessa Bonaiti non sia candidata. Io parlo con tutti, ma non accetto veti da nessuno. La mia politica dà molta importanza al tema della sicurezza, sarei contento di parlare con la Lega, ma se mette veti non ci sto».

La Lega non ha posti in Consiglio comunale a Torre Boldone. Li aveva durante il precedente mandato di Sessa. Il leghista Giorgio Bonassoli era vicesindaco, ma poi c’era stata la rottura tra lui e il primo cittadino. Colpa di una questione urbanistica: sull’ipotesi di rendere edificabile un’area verde (Bonassoli era d’accordo, Sessa no) si era aperta una crisi di maggioranza. «Io non ho mollato e alle elezioni del 2014 — ricorda Sessa, non più ricandidabile — ho preso più di 2 mila voti, la Lega con Forza Italia solo 500». E in Consiglio è entrato soltanto il candidato azzurro. «Dopo la spaccatura in giunta — dice la Bonaiti — io non ho più avuto a che fare con la Lega di Torre. Comunque sono disponibile a fare un passo indietro se il mio gruppo me lo chiederà». I suoi, però, la stanno sostenendo e non sembrano intenzionati a cedere alle richieste del Carroccio.

La Lega per ora prende tempo. «Non rilascio dichiarazioni adesso — dice Giada Musci, segretaria della sezione di Torre Boldone —. Devo prima parlarne con i militanti, per risolvere la questione internamente alla Lega». Ma nel frattempo, lei non conferma né smentisce nulla. Così come il commissario provinciale della Lega Enrico Sonzogni: «Non ne sapevo nulla. La Bonaiti? Non la conosco. Aspetto delucidazioni da una parte e anche dall’altra. Comunque sulle alleanze nei Comuni deciderà il direttivo provinciale».

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