18 agosto 2018 - 09:59

Torna la BèrghemFest di governo
Lega, ed è boom di tesseramenti

Dl 23 agosto al 3 settembre ministri e governatori (ma anche musica e «schiuma party») all’edizione numero 29 della principale kermesse estiva leghista

di Fabio Paravisi

Il selfie di Matteo Salvini alla BèrghemFest di un anno fa Il selfie di Matteo Salvini alla BèrghemFest di un anno fa
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L’anno scorso non hanno fatto in tempo a depositare i 34 mila euro dell’incasso che la somma è stata posta sotto sequestro insieme a tutto il resto del denaro della Lega. E anche al fondo d’emergenza stanziato dal partito per le feste che potevano finire in perdita. Da allora sono cambiate tante cose, soprattutto per la Lega. Tanto che la BèrghemFest che si svolgerà ad Alzano dal 23 agosto al 3 settembre si annuncia in grande spolvero. «È la prima dal 2011 con la Lega al governo ed è la festa che arriva a ridosso della ripresa dopo l’estate: è il momento in cui arrivano annunci, notizie e programmi», riassume il deputato Daniele Belotti. Non si capisce se ci sia davvero da aspettarsi un vero proclama, soprattutto nell’incontro di chiusura col vicepremier Matteo Salvini, ma la festa, con i suoi 29 anni la più vecchia della galassia leghista, arriva con il partito al massimo della potenza.

In provincia di Bergamo le feste leghiste quest’anno saranno una trentina, con punte di quattro nella stessa settimana, e dai 50 ai 100 volontari impegnati a seconda della durata. I fondi vanno tutti alle singole sezioni come autofinanziamento, anche in vista al turno di elezioni comunali dell’anno prossimo. E stavolta c’è stata un’impennata delle iscrizioni: «Rispetto agli anni scorsi il numero di chi prende la tessera della Lega alle feste è aumentato del 20% — spiega il segretario provinciale Enrico Sonzogni —. Negli anni le cose sono cambiate. A partire dalle cose più banali: una volta chi veniva a mangiare prendeva primo e secondo, con la crisi si è scesi a un piatto solo. Ma i militanti sono sempre venuti anche nei momenti più grigi per il partito, perché volevano discutere e capire». Da questo punto di vista la BèrghemFest è un evento privilegiato, perché, dopo la chiusura di Ponte di Legno, è sede principale per i dibattiti politici di più alto livello.

«La organizziamo da quando in quel punto, al posto delle piscine, c’era solo uno sterrato — ricorda Giuseppe Rota, segretario della Circoscrizione Val Seriana —. Ci lavora un centinaio di volontari e i visitatori sono un migliaio a serata, che salgono a due o tremila se ci sono grossi nomi, come Salvini. Quest’anno miriamo ad aumentarli». Anche perché sono stati introdotti i fuochi artificiali e anche tre serate musicali: una di ballo sudamericano, una con una cover band di Vasco Rossi e un Absolut Discomix con tanto di «schiuma party»: ci si butta e poi quello che succede succede.

Ma nove serate saranno dedicate ai dibattiti: «Ci sarà uno spazio per la Regione, con i consiglieri che ci spiegheranno a che punto è l’autonomia: l’interlocuzione va avanti si parla di 11-15 materie — puntualizza il consigliere regionale Roberto Anelli —. Importantissima la serata con Giancarlo Giorgetti, co-regista della linea politica della lega e intervistato dal giornalista del Corriere della Sera Marco Cremonesi. E quella del 1° settembre con Roberto Calderoli e Mariastella Gelmini che faranno il punto dei rapporti, soprattutto a livello nazionale, tra Lega e Forza Italia». Era prevista la presenza del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che però ha cancellato ogni impegno dopo il disastro di Genova. Non è previsto Umberto Bossi, peraltro operato di recente. «Ma se viene — si assicura — un saluto dal palco glielo facciamo fare».

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