20 ottobre 2018 - 10:19

Caso Educativi, Lega e M5S attaccano Gandolfi: per ora consulenza gratuita

Belotti e Violi: un incarico dell’assessore provinciale sarebbe illegittimo. Lui: Faccio l’architetto, non campo di politica. Il presidente Sorzi:«Troppo rumore sulle ex Clarisse

di Pietro Tosca

Da sinistra, Matteo Rossi e Pasquale Gandolfi Da sinistra, Matteo Rossi e Pasquale Gandolfi
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Diventa un caso politico la possibile consulenza della Fondazione Istituti educativi al vicepresidente della Provincia, l’architetto Pasquale Gandolfi, per l’asta delle ex Clarisse di Bergamo. Lega e Movimento 5 Stelle insorgono e il diretto interessato si infuria. La vicenda è quella legata al vecchio convento orma da molto da tempo abbandonato e fonte di degrado per il quartiere Boccaleone.

Il Comune di Bergamo a luglio aveva ipotizzato di acquisirlo facendo un’offerta da 250.000 euro nell’asta che si terrà a dicembre. Offerta superata potenzialmente dai 300 mila euro che è disposta a mettere sul piatto la Fondazione. Il Cda da poco in carica per prendere parte all’asta pubblica ha chiesto un supporto a Gandolfi. La possibilità che questo intervento si trasformi in una consulenza retribuita ha scatenato la Lega.

«Gli Istituti Educativi — dice il deputato Daniele Belotti — ormai sembrano una sezione del Pd, il presidente della Provincia Matteo Rossi si è autonominato nel Cda portandosi dietro l’amico Luigi Sorzi, il consigliere provinciale del Pd Mauro Bonomelli e il segretario provinciale del Pd Gabriele Riva. Manca qualcuno? Ah sì, ecco la consulenza all’”assessore” provinciale del Pd Gandolfi. Mi sembra non solo scandaloso e inopportuno, ma pure illegittimo perché la Provincia nominando il Cda della fondazione ne è di fatto il controllore».

«Al momento non c’è nessun incarico dato a nessuno — replica però Luigi Sorzi, presidente degli Istituti educativi —. L’area delle ex Clarisse ci interessa, meno i gossip. Ho visto l’assessore del Comune di Bergamo Valesini come Gandolfi, ho visto anche Giorgio Gori e il comitato di Boccaleone. Avrei preferito che non uscisse la notizia della nostra offerta. Tutta questa pubblicità rischia di far alzare il prezzo e in quel caso noi torneremmo ai box». Sulla presenza di troppi esponenti del Pd nella Fondazione Sorzi non batte ciglio ma liquida gli attacchi politici come figli della campagna elettorale per la Provincia: «Sono stato indicato perché conosco Matteo Rossi — dice — ma non ho tessera di partito né faccio attività politica. A chi contesta che ci sono troppi nominati del Pd sommessamente ricordo che quattro anni fa un presidente della Provincia leghista aveva nominato un Cda a maggioranza Lega ma nessuno si era stracciato le vesti».

«Per vivere faccio l’architetto — replica al Carroccio a muso duro Gandolfi —, non come qualcuno che fa la morale ma è sempre campato di politica. Belotti prima di scrivere dovrebbe conoscere i fatti. Da quattro anni metto le mie competenze in maniera gratuita al servizio della Provincia e mi è stata chiesta una consulenza dagli Istituti Educativi che ho dato gratuitamente. Se mai mi facessero un contratto non ci sarebbe nulla di male, non c’è alcuna illegittimità perché la Fondazione è un ente indipendente, inoltre ha sempre lavorato con i migliori architetti di Bergamo e ne sarei onorato perché sarebbe un riconoscimento delle mie capacità professionali. Capisco che ci siano le elezioni provinciali e io sono stato il più votato 4 anni fa, capisco la fibrillazione per un voto che si giocherà sul filo ma i leghisti pensino alle partecipate regionali che gestiscono da anni. Io ho sempre lavorato in trasparenza». Non c’è però solo la Lega a prendere posizione sulla possibile consulenza: «Inutile dire — annuncia Dario Violi del M5S — che se verrà affidato l’incarico provvederò immediatamente a segnalare alle autorità competenti».

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