21 settembre 2018 - 09:28

Malore in oratorio a Ponteranica, muore il parroco don Sergio Scotti
Il sindaco: «Sapeva toccare il cuore»

I post su Facebook: «Oggi è un giorno tristissimo, grazie di tutto don Sergio». Era originario di Bruntino, ordinato nel 1987, il primo incarico in Borgo Santa Caterina

di Maddalena Berbenni

Don Sergio Scotti Don Sergio Scotti
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Pochi attimi, e don Sergio se n’è andato. È riuscito soltanto a sussurrare che non si sentiva bene, poi si è accasciato. Ieri sera, a Ponteranica, anche il sindaco Alberto Nevola faticava a trovare le parole. Don Sergio Scotti, 55 anni appena compiuti, da dieci parroco nel paese alle porte di Bergamo, è morto in oratorio, stroncato da un malore che non gli ha lasciato scampo. La chiamata al 118 è delle 20.50. A quell’ora il sacerdote stava partecipando nelle sale dell’oratorio, in via Carino, a una riunione per l’unità pastorale, il progetto a cui si era dedicato con convinzione negli ultimi tempi. Obiettivo: creare un ponte fra le tre parrocchie del paese, unirle sotto una sola gestione. Insieme a don Sergio c’erano una quindicina di persone. Lo hanno visto impallidire. «Non mi sento bene», ha detto. Ma non c’è stato nemmeno il tempo per soccorrerlo. Un secondo dopo, il sacerdote si è lasciato andare. Mentre partiva la telefonata per l’ambulanza, qualcuno è corso a chiamare uno dei medici di base, che abita a pochi minuti dall’oratorio. Una delle persone presenti ha anche tentato di fargli il massaggio cardiaco. Non c’è stato nulla da fare. Quando il medico del paese si è chinato su di lui, il sacerdote era già morto. Un infarto fulminante.

Originario di Bruntino di Villa d’Almè, don Sergio lascia la madre, una sorella e un fratello. Era stato ordinato il 20 giugno 1987, con la parrocchia di Borgo Santa Caterina come primo incarico da vice parroco. Tra il 1997 e il 2003, era stato direttore della Casa dello studente «Giovanni XXIII», poi, fino al 2008, vice parroco del Sacro Cuore e contemporaneamente direttore della scuola «Beato Nicola Barrè». Nel 2008, la nomina a prevosto di Ponteranica e l’anno successivo quella a parroco di Rosciate. «Siamo ancora a capacitarci — le parole del sindaco Nevola, un’ora dopo il dramma —. Io non sono un uomo di religione, ma don Sergio aveva un’umanità tale che arrivava dritto al cuore. Aveva la capacità di unire attorno a sé la comunità, sarà difficile colmare il vuoto che lascia».

«Oggi è un giorno tristissimo per Ponteranica. Grazie di tutto don Sergio». Alle 22, una scritta su fondo nero ha fatto partire il tam- tam su Facebook. Chi già sapeva, ha voluto salutare don Sergio con frasi come «Rimarrai sempre nel mio cuore», «Una persona speciale», «Grazie per l’amore donato, l’ aiuto nei momenti bui, per ogni parola di conforto. Grandissimo Don e Uomo». Chi ancora non sapeva, ha chiesto notizie. «Non ci credo ancora» e «Un dolore immenso» si sono susseguiti con cuori, emoticon con le lacrime e mani giunte. Qualcuno lo aveva conosciuto anni fa: «Era il curato della parrocchia dove andavo da adolescente, Borgo Santa Caterina, non ci posso credere».

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