27 aprile 2019 - 16:08

Stadio, in sette giorni giù la Curva L’Atalanta: progetto fatto col cuore Gori: «La Lega non ci ha creduto»

Numeri sul cantiere e un po’ di vena polemica da parte del sindaco alla presentazione dei lavori per riqualificare lo stadio, partendo dalla Nord

di Redazione Bergamo online

Da sinistra l’assessore alla Riqualificazione urbana Andrea Valesini, il direttore operativo dell’Atalanta Roberto Spagnolo (coordinatore unico dei lavori per la Stadio Atalanta), e il sindaco Giorgio Gori Da sinistra l’assessore alla Riqualificazione urbana Andrea Valesini, il direttore operativo dell’Atalanta Roberto Spagnolo (coordinatore unico dei lavori per la Stadio Atalanta), e il sindaco Giorgio Gori
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Sei giorni per eliminare servizi e interferenze dentro e sotto la Curva Nord, dal 30 aprile al 5 maggio, poi «il 6 maggio la prima pinzata, dal giorno successivo la vera e propria demolizione, che durerà sette giorni»: Roberto Spagnolo, coordinatore unico per la società Stadio Atalanta dei lavori di riqualificazione dell’ormai ex comunale, scandisce con precisione i tempi del cantiere, che saranno comunque incerti. Le variabili sono molte, a partire dal meteo per arrivare a eventuali bonifiche che si renderanno necessarie dopo la demolizione della Nord. «Noi comunque contiamo di chiudere per il 22 settembre, ma vediamo. Comunicheremo alla Lega, in caso in cui qualcosa dovesse cambiare, la necessità di giocare da una a tre partite in campo neutro».

Per demolire e rifare la Curva Nord, che sarà ben diversa e non più «curva», serviranno 14 milioni di euro, mentre l’investimento complessivo per lo stadio è di 40 milioni in tutto. In aggiunta per l’Atalanta ci sarà una spesa di 5 milioni circa in oneri di urbanizzazione e 300 mila euro in tasse per i permessi a costruire. La prima fase dei lavori sarà affidata alla Despe di Torre de’ Roveri, che abbatterà i gradoni con quattro gru che avranno capacità da record.

Al di là degli aspetti operativi non è mancata una vena polemica da parte del sindaco Giorgio Gori alla conferenza di presentazione del cantiere: «Non sono mancate le difficoltà politiche: la Lega, il partito del mio principale competitor nella corsa a sindaco, ha sempre votato contro. Mi dispiace che questa operazione sia cascata in pieno dentro le polemiche. Un’operazione per la città, che non riguarda solo lo stadio ma porterà a una riqualificazione dell’intera area».

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