2 gennaio 2019 - 09:08

Manovra, Lega e M5S: «Anni di disastri, ora promesse mantenute»

La grillina Termini: ma quali tasse in più alle imprese? Tagli. E per i Comuni diversi fondi

di Silvia Seminati

La deputata bergamasca grillina, Guia Termini La deputata bergamasca grillina, Guia Termini
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I toni critici del Pd nei confronti della legge di bilancio appena approvata dalla Camera sono molto diversi da quelli usati dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle, che fanno parte della maggioranza di governo. «Dopo anni di disastri dei governi a guida Pd — è il post dell’altro giorno su Facebook del deputato leghista Alberto Ribolla, membro della commissione bilancio — la Lega, dopo cinque mesi di governo mantiene tante delle promesse fatte in campagna elettorale per i cittadini e per le imprese».

E poi Ribolla elenca una trentina di punti della legge di bilancio, dalla flat tax al 15% per le partite Iva fino a 65 mila euro ai fondi per l’assunzione straordinaria di nuove forze dell’ordine, dai 120 milioni in più sul fondo politiche sociali ai 240 milioni di euro all’anno per le Province per l’edilizia scolastica, per i ponti e per le strade, dai fondi per il dissesto idrogeologico ai 10 milioni di euro per il fondo nazionale per la montagna, dai 100 milioni in più per famiglia e disabilità a più soldi per l’Istruzione e la Ricerca.

Punti che la deputata del Pd Elena Carnevali contesta. «Se anche facessimo la somma dei tre fondi, quello dedicato alle nuove nascite, il bonus asilo e il bonus bebè, e se ci mettessimo anche i 100 milioni della famiglia — sostiene Elena Carnevali — siamo comunque al di sotto delle risorse che abbiamo stanziato negli anni precedenti. E per quanto riguarda l’Università, non sarà possibile alcun tipo di assunzione fino a dicembre 2019».

Le critiche del Pd non piacciono al Movimento 5 Stelle, che ha «firmato» la manovra insieme alla Lega. «Non capisco come si possa affermare che aumenta la tassazione delle imprese — dice Guia Termini, deputata del Movimento 5 Stelle —: sul nostro territorio le piccole medie imprese potranno beneficiare finalmente di promesse elettorali non mantenute dai precedenti governi. A partire da quest’anno verrà applicata l’aliquota del 15% per i redditi fino a 65 mila euro e dall’anno successivo quella del 20% per i redditi compresi tra 65 mila e 110 mila euro. Tra i vari provvedimenti a favore delle imprese — aggiunge la Termini — ci sono i tagli delle tariffe Inail, il raddoppio della deducibilità Imu sui capannoni, l’abbassamento dell’Ires di 9 punti per chi assume, il super bonus fino a 8 mila euro per tutto il 2019 per chi assume giovani eccellenze. Per non parlare della fatturazione elettronica che sburocratizzando e informatizzando quelle attività, permetterà a tutti gli imprenditori di risparmiare tempo e denaro».

Sull’appunto della Carnevali sulle assunzioni nell’Università soltanto da dicembre 2019, ribatte la deputata a cinquestelle: «In soli sei mesi abbiamo accolto richieste inascoltate da anni», dice la Termini. Poi l’affondo della deputata del M5S: «Le Università riescono ad assumere solo da fine anno perché nelle scorse leggi di bilancio targate Pd non era stata inserita nessuna agevolazione in questo senso».

Vengono rispedite al mittente anche le critiche sulle risorse mancanti per gli enti locali: «Per i Comuni, nella manovra — dice Guia Termini —, abbiamo attivato diversi fondi, che li aiuteranno in settori molto importanti come l’edilizia pubblica, la manutenzione e la sicurezza viaria, il finanziamento di piccole opere, l’assunzione di vigili urbani. Il Pd parla poi di risorse tagliate dal Dl 66/2014, ma detto così ai cittadini non dice nulla. Sarebbe più corretto — dice la deputata del M5S — ricordare a tutti che è il decreto con cui Renzi ha istituito i famosi 80 euro, a discapito dei Comuni per pubblica ammissione dei miei colleghi».

Alle critiche del Pd, Ribolla e la collega Rebecca Frassini, entrambi deputati e membri della commissione bilancio, ribattono punto per punto: «Per le imprese — dicono — sottolineiamo che per quanto riguarda l’Inail si riduce del 32%, c’è il raddoppio della deducibilità Imu dal 20 al 40%, c’è la riduzione Ires dal 24 al 15 % per le imprese che investono senza contare la Flat tax per professionisti e piccole imprese. Tutte misure che favoriscono soprattutto le piccole medie imprese e partite Iva dimenticate dai precedenti governi. Su Imu e Tasi tra gennaio e febbraio ripristiniamo la differenza mancante per ristoro Imu e Tasi e abbiamo reintegrato i fondi per le periferie. Per quanto riguarda dl 66 è anni che i precedenti governi non lo reintegrano. Abbiamo messo a disposizione il fondo per le opere straordinarie per i Comuni di 450 milioni (in Italia) più un fondo per gli investimenti degli enti locali (3 miliardi all’anno). Per università — aggiungono Ribolla e la Frassini — già da subito l’Università di Bergamo potrà assumere in via straordinaria per colmare il gap grazie al nostro intervento congiuntamente al ministro Bussetti e potrà assumere a valere anche sui punti del 2018. Nella manovra inoltre abbiamo inserito fondi per l’assunzione di 6 mila unita per le forze dell’ordine di cui una parte anche a Bergamo. Dopo 7 anni di fondi tagliati agli enti locali dei precedenti governi a guida Pd dopo soli 5 mesi noi ribaltiamo la situazione. Il Pd dovrebbe in questi giorni di festività al posto che attaccare il buon operato di questo governo fare mea culpa per non aver dato risposta alle necessità dei cittadini».

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