19 marzo 2019 - 09:03

«Bergamo-Treviglio necessaria, si aspetta da troppo tempo»: la Regione sceglie l’autostrada

Fontana e assessori, un tavolo sulle esigenze della provincia

«Bergamo-Treviglio necessaria, si aspetta da troppo tempo»: la Regione sceglie l’autostrada
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Strade, ferrovie e poi ancora strade. La giunta regionale è venuta a Bergamo a sentire le esigenze del territorio e le risposte sono state quasi sempre le stesse: infrastrutture che rendano più facili la vita a cittadini e aziende. A un anno dalla sua elezione, Attilio Fontana e i suoi assessori hanno convocato associazioni di settore, sindacati, Comunità montane e principali Comuni per fare il punto del lavoro svolto e quello ancora da fare. E si è parlato soprattutto dei modi di migliorare i collegamenti est-ovest e quelli nord-sud. A partire dall’autostrada Bergamo-Treviglio. «Da parte nostra non c’è nessuna preclusione sul progetto, ci confronteremo con tutte le scelte del territorio», conferma Fontana. Porte aperte anche dall’assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi: «Ci siamo più espressi sulla necessità di un collegamento veloce fra due zone come il capoluogo, che è anche porta d’arrivo del sistema delle Valli, e la Bassa. Stiamo procedendo con un confronto concreto con il presidente della Provincia».

Terzi è aperta a interventi sul progetto: «Sui dettagli si può discutere in sede di conferenza di servizio, in modo da aggiornarlo e renderlo più sostenibile: non dimentico di essere stata assessore all’Ambiente». Modifiche, però, solo fino a un certo punto: «I cambiamenti devono rispecchiare le nuove normative e non devono essere sostanziali, per non far poi ripartire una procedura che giace sui tavoli della burocrazia da troppo tempo». Procedura che infatti sta andando avanti: «Siamo rimasti alla necessità di produzione del Piano economico-finanziario. So che è in fase di chiusura e appena sarà presentato alla Ispa, la concessionaria per conto della Regione, sarà nostra cura metterci meno tempo possibile per analizzarlo e riattivare tutto». Anche per questo chiude le porte ai dubbi del Pd: «Si deve mettere d’accordo con se stesso: da una parte sottoscrive una mozione di sollecito, dall’altra mette in discussione il progetto. Cosa che vorrebbe dire fare ripartire l’iter da capo e metterci anni in più, non è accettabile».

Sul tavolo anche la necessità di riaprire un confronto sullo scalo merci, la messa a punto dei percorsi per i trasporti eccezionali (ma troppi Comuni sono in ritardo nella consegna delle cartografie e sono stati rampognati con decisione dagli uffici regionali), e poi la Pedemontana: «Dovremmo essere prossimi alla ricalendarizzazione del bando di gara per il secondo tratto», annuncia Fontana. Ma non si sa ancora come sarà: «Non è ancora stata fatta una scelta specifica sulle varie opzioni. Faremo delle valutazioni sull’opportunità sul percorso più completo e più breve. Intanto si può fare un bando su due segmenti».

Il presidente della Regione sostiene di tornare a Milano soddisfatto: «È stato un confronto utile e importante per poter realizzare un’azione più utile. Le richieste riguardano le infrastrutture, e in gran parte troveranno la loro realizzazione». «A un territorio come quello bergamasco composto per il 60% di montagna servono interventi come questo — concorda l’assessore al Turismo Lara Magoni —. È un territorio con unicità che pochi hanno e sto cercando di promuoverlo, c’è ancora tanto lavoro da fare».

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