26 marzo 2019 - 15:17

Zingonia, una torre sarà demolita prima delle elezioni: con Salvini

In una prima fase erano stati annunciati 90 giorni necessari per la bonifica. Ma la prima demolizione sarà anticipata. La fine di un miraggio e cioè dell’ambizioso progetto degli anni ‘60

di Pietro Tosca

I mezzi della Vitali in azione a Zingonia I mezzi della Vitali in azione a Zingonia
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I carabinieri concludono il loro ultimo intervento, il tredicesimo dal 15 novembre 2016, e le prime ruspe accendono i motori. È iniziato così, ieri all’alba, il giorno «X» di Zingonia con la consegna del cantiere che porterà alla demolizione delle sei torri simbolo, da anni, di degrado e criminalità. Un risultato che si potrà toccare con mano entro un mese quando le pinze meccaniche cominceranno ad abbattere i cementi del primo palazzo.

È la fine dell’ambizioso progetto concepito negli Anni ‘60 dall’imprenditore Renzo Zingone, che aveva immaginato di dare vita a una nuova città. I cinque comuni di Zingonia hanno lavorato sette anni per arrivare a questo momento, da quando nel 2012 insieme ad Aler e Regione hanno firmato l’accordo di programma che prevedeva lo svuotamento delle torri e la loro demolizione per cedere poi le aree ai privati, affinché costruiscano uffici e terziario al posto delle residenze. Un piano che a tratti è sembrato irrealizzabile. «È un sogno che si realizza — esulta il sindaco di Ciserano Enea Bagini, che ha lavorato quotidianamente al progetto — e si deve all’impegno di tanti: dal personale del mio Comune a tutte le istituzioni e alle forze dell’ordine». I blitz a ripetizione degli ultimi anni, condotti dalla compagnia dei carabinieri di Treviglio, hanno inciso pesantemente sulla criminalità che aveva messo radici nei palazzi. Sono stati tredici i maxi interventi condotti dai militari del maggiore Davide Papasodaro. L’ultimo ha visto l’intervento di cento militari con l’ausilio di cani antidroga e dell’elicottero, e con il supporto della polizia locale di Ciserano e dei vigili del fuoco. Nonostante i palazzi in teoria fossero deserti, sono stati rintracciati e fermati sei clandestini, è stato arrestato un 60enne marocchino su cui pendeva un ordine di carcerazione per spaccio ed è stato sequestrato un panetto da 100 grammi di hashish. Complessivamente, durante i tredici blitz, sono state arrestate 28 persone, denunciati 153 clandestini e sequestrati 54 chili di droga.

Finita l’azione dei carabinieri, le squadre di operai della Vitali hanno avuto campo libero per iniziare le prime operazioni di posa del cantiere che per il momento interesserà i palazzi Anna, perché al piano terra degli Athena non hanno ancora traslocato alcune attività commerciali e la moschea. Le ruspe hanno abbattuto gli alberi tra i palazzi ed è stata installata la recinzione di cantiere. La sorveglianza dell’area è ora affidata alla Questura. «Le sei torri sviluppano una cubatura di circa 50 mila metri cubi — racconta Luca Vitali, della famiglia di imprenditori alla guida dell’omonimo gruppo —. Una volta abbattute, avremo a che fare con circa 23 mila metri cubi di macerie». Vitali ha spiegato che rispetto ai tre mesi di cui si è finora parlato si potrà vedere la demolizione del primo palazzo già a inizio maggio. «Ogni torre sarà bonificata dall’amianto — chiarisce l’imprenditore —, poi saranno tolte tubature, fili elettrici e infissi. L’operazione per ognuna richiede un mese, un mese e mezzo, e le faremo in sequenza. La demolizione avverrà con un mezzo con un braccio telescopico da 40 metri sulla cui estremità c’è una pinza».

«Entro un mese — conferma l’assessore regionale alle Politiche abitative Stefano Bolognini — la prima torre verrà demolita e Zingonia volterà pagina. È una vittoria per lo Stato, per la Lombardia e i Comuni». Un appuntamento, quello con il primo colpo di ruspa, che sembra proprio vedrà la partecipazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini, già a Zingonia per sopralluogo e qualche scatto fotografico, l’11 marzo scorso. «È un enorme risultato, atteso da anni dai bergamaschi e non solo — è tornato a twittare il vicepremier —. La demolizione di Zingonia diventerà un modello per altre realtà simili in Italia».

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