8 dicembre 2018 - 10:29

Nembro, Francesca Reggiani a teatro con i volti e le voci delle «amiche»

Sabato sera, alle 21, nelle parodie di personaggi come Maria De Filippi, Maria Elena Boschi e Federica Sciarelli. L’attrice: «Una volta andava per la maggiore la Ferilli»

di Rosanna Scardi

L’attrice Francesca Reggiani nei panni di Federica Sciarelli L’attrice Francesca Reggiani nei panni di Federica Sciarelli
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Definirla comica è riduttivo. Francesca Reggiani è una showoman e, stasera alle 21, porterà il suo «Doc – Donne d’origine controllata» al Teatro San Filippo Neri di Nembro. «Sarà uno spettacolo senza quarta parete, che gode di una sua bellezza perché è sempre rinnovato, ha debuttato in autunno a Milano, ma non posso anticipare troppo, altrimenti sarebbe come chiedere a Crozza, con le debite proporzioni, di svelare i suoi assi nella manica», sorride l’artista.

Una certezza, nel fuoco di fila di battute, sarà la presenza delle parodie con i personaggi conclamati che piacciono di più, come la sempreverde Maria De Filippi che tratterà il movimento del tronismo, una vera autorità in ambito culturale, Giorgia Meloni e Maria Elena Boschi in rappresentanza della classe dirigente in rosa e l’ultima esilarante creatura, Federica Sciarelli, che ha debuttato a «La tv delle ragazze», il remake del programma d’esordio della Reggiani nel 1988.

«La giornalista, nell’ambito della debacle generale dei programmi tv, regge talmente bene che non potevo non proporla, grazie a quel fil rouge del giallo, dell’inchiesta e delle sparizioni che ci coinvolgono, dalle buone maniere agli uomini dopo il primo appuntamento — svela la Reggiani —. Una volta andava per la maggiore la Ferilli, adesso non me la chiedono più. Ma sarà il pubblico a ispirarmi le scelte».

L’attrice, nella sua carriera, si è barcamenata tra palcoscenici e registi illustri, come Federico Fellini che l’ha diretta in «E la nave va» e «Intervista». A Roma, dove è nata e vive, l’interprete si è diplomata alla scuola di Gigi Proietti. Eppure, in pochi sanno che vanta sangue bergamasco. «La mia bisnonna da parte materna, Angela, come il mio secondo nome, veniva da queste parti, aveva un carattere forte, e per me la serata ha un sapore speciale. Oltre alle parodie, sarà trattata l’attualità: la politica, l’attrazione e i sentimenti, l’importanza della memoria e l’uso necessario dei social per non essere tagliati fuori, l’utopia del posto fisso. «Non ci resta che piangerci addosso o farci sopra della satira, ho scelto la seconda strada, il miglior modo per esorcizzare ciò che stiamo vivendo», conclude.

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